giovedì 6 dicembre 2007
Abbiamo sentito in questi giorni che dall'America è nata all'improvviso una storia che ha scombussolato molti ambienti e governi che in qualche modo simpatizzano per il regime di Khomeini. Ambienti che fin dall'inizio hanno messo in discussione la veridicità delle rivelazione della resistenza iraniana che risalgono all'inizio del 2002 quando in una conferenza stampa, sempre in America, hanno denunciato in un voluminoso dossier tutti i siti e responsabili del progetto per la costruzione della bomba atomica. Già che le 16 organizzazioni di sicurezza parlano del fatto che l'Iran ha smesso i lavori e le ricerche per la costruzione della bomba nucleare confermano l'autenticità del lavoro e delle rivelazioni della resistenza iraniana. Allora se è vero che secondo i servizi segreti americani gli iraniani hanno rallentato i lavori della costruzione della bomba atomica, a questo punto dobbiamo ringraziare la resistenza iraniana di aver scagionato e allontanato il pericolo atomico iraniana dalla testa di 7 miliardi di popolazione mondiale. Dobbiamo ringraziarli per il lavoro svolto e rimuoverli in primo passo dalle liste nere europee e americane. Ma allo stesso tempo la relazione dei servizi segreti americani dicono anche che esiste la possibilità della ripresa dei lavori per la costruzione della bomba nucleare. Allora a questo punto il pericolo esiste ancora e non significa assolutamente che il regime dei mullah è intenzionato a fermare il suo progetto. Altrimenti avrebbe anche rallentato il lavoro di arricchimento dell'uranio e non avrebbe portato la popolazione e tutto il paese sotto il rischio di una guerra che sarà catastrofico in tutti sensi. Allora ancora bisogna dare la credibilità alle tesi della resistenza iraniana che la bomba atomica è "una garanzia per la sopravvivenza dell'Islam" dei mullah.
Comunque abbassare la guardia è un crimine contro la umanità e contro la stabilità del mondo. Bush ieri ha detto che il regime iraniano era pericoloso, rimane pericoloso e resterà pericoloso.
condivido pienamente. Ma esige un lavoro collettivo per fare in modo che non inizi la guerra ma allo stesso tempo disarmi il regime dei mullah dando la possibilità al popolo e alla resistenza iraniana di fare i loro conti con tutto il regime dei mullah. Dalla A alla Z.
Auguri alla resistenza iraniana che ancora una volta ha visto e testimoniato il riconoscimento dei suoi lavori.
karimi davood