APERTURA DELLA RAPPRESENTANZA AMERICANA A TEHERAN E' UNA REALTA' OPPURE UN MIRAGGIO?
QUESTIONE ATOMICA IRANIANA: ANCHE GLI AMEICANI AL TAVOLO DEL NEGOZIATO!
QUALI SPERANZE E LE PROSPETTIVE?
APERTURA DI UNA RAPPRESENTANZA AMERICAN A TEHERAN E’ UNA REALTA’ FATTIBILE OPPURE E’ UN MIRAGGIO?
Dopo l’uscita della notizia del prossimo incontro tra il sottosegretario del ministero degli esteri americano, Solana e gli inviati dei mullah a Ginevra, e la riapertura dopo 30 anni di un ufficio di rappresentanza americana a Teheran, molti colleghi della stampa mi chiedevano quali prospettive e speranze ci possano essere? La mia risposta è stata questa. Quando un cacciatore aziona una trappola quali sono le sue speranze? Naturalmente che qualche preda ci caschi con la testa. E’ esattamente identica la situazione. Il regime dei mullah ha esteso una trappola per catturare ancora del tempo necessario per la costruzione della sua bomba atomica islamica. I dirigenti iraniani sanno benissimo che senza il tempo necessario la bomba non sia fa. La magia e la demagogia religiosa non funzionano in questo campo. Il materiale fissile non è la gente comune che ci si imbroglia con due versetti del Corano e due riferimenti al profeta Maometto. L’atomo e l’uranio seguono una certa logica basata sulla matematica, sulla fisica e sulle regole della natura. Per arricchire l’uranio ci vogliono macchinari e strumenti adatti e il tempo necessario. Ecco la parte più importante della questione. Il tempo. E’ questa parte che fa soffrire i mullah iraniani. La resistenza iraniana nel 2003 ha intelligentemente intervenuto e ha bloccato l’avanzamento del processo della costruzione della bomba atomica islamica. Il mondo deve un grande ringraziamento al nostro carismatica presidente la signora Maryam Rajavi che con il suo grande coraggio e convinzione e sensibilità umana ha ordinato la rivelazione di tutto il programma atomico militare del regime fondamentalista dei mullah non esitando nemmeno un secondo di informare il mondo intero del pericolo che corre tutto il globo a causa della politica belligerante ed espansionistica iraniana. A conferma di tutto ciò testimoniamo la regolare denuncia di tutti i progetti atomici militari dell’Iran da parte della resistenza iraniana.
Per quanto riguarda la bomba atomica che lo stesso ex presidente Rafsanjano l’ha chiamato “ la garanzia per la sopravvivenza della repubblica islamica iraniana” leggilo il regime fondamentalista e terrorista dei mullah, vi assicuro che se i mullah avessero avuto la possibilità di acquistare al mercato nero una sola bomba l’avrebbero fatto immediatamente e dietro il pagamento di miliardi e miliardi di dollari. Ma per fortuna la bomba atomica non si vende ne al mercato libero e ne al mercato nero. Allora? Allora bisogna giocare con la comunità internazionale per temporeggiare e acquisire occasioni e intervalli giusti finalizzati dare il tempo e la possibilità materiale ai scienziati del regime di completare e assemblare prima possibile la bomba atomica islamica. In tal direzione è lecita qualsiasi mossa e azione sia politica che militare. Qui devo ribadire che uno degli obiettivi di primo piano del regime dei mullah nell’intensificazione delle sue interferenze terroristiche in Iraq e in Afghanistan è quello di costringere gli americani di accettare la “realtà e la forza della repubblica islamica iraniana”! Cioè con l’uso del terrorismo sta cercando di imporsi alla comunità internazionale. Secondo me accettarlo sarebbe un grave errore sia tattica che strategica. Qualsiasi tipo di negoziato sia in campo della sicurezza irachena che in campo nucleare sarebbe un gravissimo errore. Esattamente rispecchia la situazione di quella preda che incosciente del pericolo si avvicina al posto sbagliato e ci si perde la più preziosa cosa che un essere vivente abbia a disposizione: la vita!
Comunque vadano le cose, con apertura e senza apertura dell’ufficio di rappresentanza americana a Teheran secondo me da questa politica non uscirà mai e mai nessun “figlio” con cui si possa, dimostrandolo al mondo, tranquillizzare i popoli preoccupati della regione mediorientale e in particolar modo il popolo iraniano. E’ da anni e anni che ci si parla di una prossima apertura della rappresentanza americana a Teheran. Sinceramente io credo di più alla passeggiata del sole sulla superficie della terra che a questa favola raccontata dagli ambienti poco raccomandabili che saranno i veri responsabili della prossima catastrofica guerra in medioriente.
Per noi questa è ennesima mossa del regime dei mullah per ingannare il mondo intero e temporeggiare e imbrogliare che ci si appresta. Appunto gli uomini della politica di accondiscendenza capeggiati da Khavier Solana, responsabile per gli affari esteri dell’Unione Europea.
Karimi Davood, analista politico iraniano