giovedì 17 luglio 2008

IL FONDAMENTALISMO IRANIANO PREOCCUPA IL PRESIDENTE BERLUSCONI


Foto: Presidente Maryam Rajavi, autrice della terza soluzione: non alla guerra; Non alla politica di accondiscendenza; Si al sostegno al popolo iraniano per un cambio democratico della situazione politica del paese
Oramai la comunità interazionale in particolar modo l'Europa si sta avvicinando alle posizioni della resistenza iraniana e sta prendendo il corpo la consapevolezza del pericolo in cui è immerso il mondo intero a causa del fondamentalismo terroristico iraniano di matrice khomeinista. Per la prima volta vedo che un premier europeo parla cosi apertamente delle sue paure e delle sue angosce sulla questione atomica e terroristica iraniana. Faccio i miei migliori auguri e complimenti al presidente Berlusconi per il suo coraggio e per la sua lealtà politica. In precedenza si cercava di nascondere la vera minaccia contribuendo non alla sicuurezza nazionale bensi alla sicurezza dei terroristi che metteveano in vero pericolo la vita degli innocenti. Spero che anche il resto dell'Europa segua il presidente Berlusconi e scena in campo con più sicurezza e più convinzione che al terrorismo e al fondamentalismo iraniano non bisogna abbassare la testa. Anzi bisogna alzare la voce e dare la voce al coloro che lo combattono sia dall'interno che dall'esterno del paese: la resistenza iraniana guidata dal presidente Maryam Rajavi che con la sua proposta ha oramai conquistato un posto particolare sulla scena internazionale. La signora Rajavi dice Non alla guerra, Non alla politica di accondiscendenza e Si al popolo iraniano per un cambio democratico della situazione politica del paese attraverso il popolo stesso.
A voi il testo delle dichiarazione del presidente Berlusconi:
24ore - PoliticaInviaStampa
Roma, 13:38
BERLUSCONI: IRAN, PROBLEMA CHE CI PREOCCUPA MOLTISSIMO
"L'Iran e' il problema che ci preoccupa moltissimo. Nonostante gli sforzi della comunita' internazionale e dell'Onu non siamo arrivati a un fermo per quanto riguarda un progetto di preparazione nucleare dell'Iran". Parlando alla Fondazione Medidea, Silvio Berlusconi traccia un quadro delle questioni sulla scena internazionale: "Ormai c'e' la certezza che l'Iran disponga di missili capaci di raggiungere Israele e andare anche a colpire il cuore dell'Europa. E' chiaro che ove Israele avesse la certezza che l'Iran disponga di armi nucleari, nessuno potrebbe fermarlo dal procedere a una reazione militare con armi nucleari. E questo sarebbe un disastro, tutti i leader internazionali sono impegnati in tal senso". Il premier ribadisce che "L'Italia fara' la sua parte" attraverso un "contributo di concretezza" avvicinando le parti in modo da tenere il dialogo sempre aperto.

 
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