BENVENUTA A ROMA PRESIDENTE MARYAM RAJAVI
Foto: Il presidente Maryam Rajavi in piazza Montecitorio
OGGI PRESENTATA A ROMA IL SOSTEGNO DELLA MAGGIORANZA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI
GRANDE SODDISFAZIONE ED ENTUSIASMO DELLA COMUNITA' IRANIANA PRESENTE IN PIAZZA MONTECITORIO
PRESIDENTE RAJAVI E' STATA ACCOLTA IN PIAZZA MONTECITORIO DA NUMEROSI DEPUTATI ITALIANI E CITTADINI IRANIANI
NUMEROSI INCONTRI ISTITUZIONALI CON LE AUTORITA' ITALIANE TRA CUI ON. FINI, PRESIDENTE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI
BENVENUTA A ROMA PRESIDENTE RAJAVI
Notizie collaterali:
Da "IL FOGLIO" di giovedì 24 luglio 2008
(…)La Resistenza iraniana a Montecitorio. Ieri esponenti della maggioranza e dell`opposizione hanno lanciato un appello al Berlusconi IV affinché sostenga i dissidenti del regime di Mahmoud Ahmadinejad. Il presidente della Repubblica islamica ha ribadito anche ieri che "la nazione iraniana non arretrerà di un centimetro di fronte alle potenze che cercano di opprimerci", chiarendo che sul nucleare non farà passi indietro. II presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha ricevuto per la prima volta a Montecitorio Maryam Rajavi, del Comitato nazionale della Resistenza iraniana, che ha esortato l`Italia, l`Europa e gli Stati Uniti a cessare la "politica di appeasement" con Ahmadìnejad. Secondo Rajavi, "i negoziati sul nucleare hanno offerto soltanto concessioni e incentivi al regime".
Il ministro Frattini lo ha capito da tempo e la linea della Farnesina è fra le più intransigenti d`Europa. Frattini è lontano dall`ottimismo di Angela Merkel e Javier Solana e il 29 luglio, nella visita a Washington, potrebbe discutere con Condoleezza Rice di sanzioni più efficaci contro Teheran.(…)
Roma: per la prima volta in Italia Maryam Rajavi per due dibattiti in parlamento. Iniziative bipartisan per i diritti umani
Roma, 23 luglio 2008
Si svolgono oggi a Roma presso la Camera dei Deputati due iniziative bipartisan per i diritti umani e la libertà in Iran: un incontro con i giornalisti (Sala Stampa di Via della Missione, ore 12.00) e un convegno internazionale (Sala delle Colonne di Palazzo Marini, ore 13.00). Parlamentari della maggioranza e dell’opposizione, fra i quali Elisabetta Zamparutti (radicale, gruppo PD), Carlo Ciccioli, Paolo Guzzanti, Beatrice Lorenzin, Barbara Saltamartini (PDL), Amalia Schirru (PD), Paola Goisis (Lega Nord), i parlamentari britannici Lord King of West Bromwich e David Jones (ministro ombra per il Galles), il segretario di Nessuno tocchi Caino Sergio D’Elia, esperti di politica internazionale ed esuli iraniani analizzeranno la situazione del Paese mediorientale, anche alla luce della crisi nucleare in atto. Agli incontri partecipa – per la prima volta in Italia – Maryam Rajavi, presidente del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana: si tratta della leader dell’opposizione iraniana in esilio, considerata la futura presidente di un Iran libero da decine di migliaia di sostenitori sia in Iran che nella diaspora. «La presenza della signora Rajavi» ha dichiarato Antonio Stango, segretario del Comitato di Parlamentari e Cittadini per la Libertà dell’Iran «è un’occasione straordinaria per confrontarsi con chi propone una ‘terza via’, alternativa sia all’accettazione passiva di un regime sanguinosamente repressivo che punta all’arma nucleare e minaccia la distruzione di Israele che al bombardamento delle installazioni per l’arricchimento dell’uranio. Credo che occorra sostenere il movimento dei democratici iraniani, a partire da quanti propongono la parità dei diritti fra donne e uomini, la separazione dello Stato dalla religione, l’abolizione della pena di morte e la tutela delle minoranze» ha concluso Stango.
Le iniziative in Parlamento discuteranno anche la necessità che l’Unione Europea, adeguandosi alle recenti sentenze comunitarie e britanniche, cancelli l’Organizzazione dei Mojahidin del Popolo Iraniano dalla lista dei gruppi terroristici, in cui era stata inserita su richiesta del regime di Teheran.
AGENZIA MULTIMEDIALE ITALIANA
E' arrivata ieri a Roma, Maryam Rajavi, presidente del Consiglio nazionale della resistenza iraniana (Cnri), il braccio politico del Mko, Al suo arrivo nello scalo romano di Fiumicino, Rajavi, giunta poco dopo le 13:30 con un volo di linea della compagnia Air France proveniente da Parigi, e' stata presa in consegna sotto bordo dell'aereo da agenti della Polaria, che l'hanno accompagnata fino all'uscita dalla hall Arrivi del terminal B. Qui ad attenderla c'erano alcuni funzionari con i quali la donna, dopo essere salita a bordo di una berlina, seguita da altre vetture scortate, ha lasciato rapidamente l'aeroporto per raggiungere la Capitale.
Stamane la Rajavi ha tenuto un incontro alla Camera con numerosi parlamentari italiani. Fuori, davanti Montecitorio, un centinaio di persone ha manifestato il loro suo sostegno. I sostenitori della Rajavi indossavano una maglietta gialla con l'immagine della leader del movimento di opposizione iraniano e un cappellino con la scritta “Viva Rajavi”. Fra i manifestanti c'erano molte donne e bambini.
Maryam Rajavi e' nata in una famiglia di classe media a Teheran. Madre di una ragazza di 21 anni, si è laureata ingegnere in metallurgia all'università di tecnologia di Teheran. Comincia le sue attività contro lo Scià già negli anni '70. dopo la sua entrata all'università, e diventa rapidamente una dirigente del movimento dei Mojahedin del popolo, un'organizzazione musulmana, democratica e nazionalistica che mira all'instaurazione di un governo democratico, pluralistico e laico in Iran.
Dopo la caduta della monarchia, Maryam diventa la responsabile della sezione sociale del Mojahedin, svolgendo un ruolo chiave nell'adesione degli studenti e dei liceali. Nel 1980, si presenta alle elezioni legislative a Teheran ottenendo più di 250.000 voti.
La Rajavi ha svolto un ruolo decisivo nell'organizzazione delle due grandi manifestazioni a Teheran, in aprile ed nel giugno del 1981, contro il nascente regime. Da questo momento in poi, la repressione khomenista si accentua costringendo alla fuga Myriam Rajavi che giunge a Parigi nel 1982.
Il link per visionare il breve filmato della presenza del presidente Maryam Rajavi in piazza Montecitorio
http://www.agenziami.it/articolo/1138/Iran+Visita+a+Roma+di+Maryam+Rajavi/
23/07/2008 - Roma
Iran. Maryam Rajavi: Italia continui con la fermezza contro il regime iraniano
«Ho apprezzato l'atteggiamento di fermezza politica dell'Italia verso il regime iraniano e il popolo iraniano ha accolto positivamente il comportamento del governo italiano durante la visita di Ahmadinejad» in occasione dell'ultimo vertice Fao a Roma. Lo ha dichiarato Maryam Rajavi, presidente del Consiglio nazionale della resistenza iraniana in esilio, in visita nella Capitale. Nel corso di un incontro con il presidente della Camera Gianfranco Fini, la Rajavi ha avuto modo di consegnare insieme con un gruppo di parlamentari italiani un appello per la cancellazione del gruppo dei Mujaheddin del popolo iraniano dalla “lista nera” delle organizzazioni terroristiche stilata dalla Ue. Il presidente Fini si è limitato a «prendere atto» della richiesta. Al termine dell'incontro Rajavi ha espresso l'auspicio «che l'Italia abbandoni totalmente la politica della condiscendenza col regime iraniano ma continui con la fermezza perchè questa è l'unica risposta possibile ad un regime dittatoriale. Spero inoltre che riconosca la resistenza iraniana come unico e principale interlocutore».
APCOM sulla presenza di Maryam Rajavi
Esteri
IRAN/ RAJAVI: ITALIA SOSTENGA LA RIABILITAZIONE DELLA RESISTENZA
Per presidente è incarnata dai Mujaheddin del Popolo (Mpoi)
postato 2 ore fa da APCOM
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Roma, 23 lug. (Apcom) - La signora Maryam Rajavi, presidente del Consiglio nazionale della Resistenza iraniana (Ncri), accolta oggi per la prima volta in Italia, ha lanciato un accorato appello al governo italiano a sostenere la sua battaglia per depennare i Mujaheddin del Popolo (Mpoi) - (l'organizzazione fa parte dell'Ncri) dalla lista delle organizzazioni terroristiche dell'Unione europea.
La signora, intervenendo oggi a due riprese alla Camera dei Deputati, ha sottolineato l'importanza cruciale della rabilitazione dell'Mpoi per "un cambiamento democratico in Iran", ricordando che è stata già avallata dalla Corte del Lussemburgo e dal governo britannico e sostenuta anche dai parlamenti francese e belga e da 200 eurodeputati.
L'organizzazione, ha lasciato intendere Rajavi, per la sua grande base nella società iraniana e per gli anni di lotta sotterranea - 120 mila tra i suoi membri, ha detto, sono stati giustiziati - è l'unica al momento in grado di minacciare direttamente l'attuale regime "brutale e oppressivo" dei mullah iraniani e l'unica ad essere effettivamente temuta da Teheran. "Nel 2002 fu la prima a informare il mondo del programma nucleare iraniano", ha affermato Rajavi.
La signora ha quindi esortato l'Occidente a cessare la sua "politica di appeasement" nei confronti del regime di Teheran, la stessa che ha portato all'inserimento dell'Mpoi nella lista nera dell'Ue. Nelle "prolungate negoziazioni sul nucleare - ha spiegato - i Paesi dei 5+1 hanno offerto concessioni e incentivi uno dei quali è stato proprio quello di effettuare restrizioni contro la resistenza iraniana".
"I governi occidentali ignorano lo stato esplosivo della società iraniana. Non sanno della assolutà fragilità del regime", ha affermato ancora Rajavi che oggi è stata anche ricevuto dal presidente della Camera, Gianfranco Fini. "Al contrario - ha proseguito - sono intimiditi dagli inganni dei mullah e vedono l'esportazione del terrorismo e del fondamentalismo in Iraq, in Libano e in Afghanistan come segnale del potere".
Rajavi ha quindi lanciato un appello a quella che chiama la "terza via". "Il popolo e la resistenza iraniani chiedono all'occidente di fermare la politica di appeasement nei confronti dei loro assassini. Una politica che ha trascinato il mondo verso un rischio di guerra e per questo abbiamo scelto una terza via: no all'appeasement, no alla guerra, si al cambiamento democratico per mano del popolo iraniano e della sua giusta resistenza".
Politica
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Iran: Rajavi, solo con appoggio a resistenza interna si risolve crisi nucleare
'Ahmadinejad troppo debole, non puo' compiere passi indietro su atomica'
Roma, 23 lug. -(Aki) - Per raggiungere risultati nella crisi sul programma nucleare di Teheran, la comunità internazionale deve appoggiare il movimento di resistenza in Iran: lo afferma ad AKI-ADNKRONOS INTERNATIONAL Maryam Rajavi, neo-eletta presidente del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana. A margine della conferenza che si è tenuta oggi alla Camera dei Deputati, la Rajavi spiega che il governo del presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad "è una dittatura del 21mo secolo, così debole e così in contrasto con la comunità internazionale che se facesse un passo indietro si dissolverebbe". La Rajavi è anche membro dell'Organizzazione dei Mojahedin del Popolo in Iran (PMOI), un gruppo dell'opposizione armata fuorilegge in Iran e considerato un movimento terrorista da Unione Europea e Stati Uniti: la Rajavi si trova in Italia nel tentativo di raccogliere supporto in modo da far uscire il PMOI dalla lista delle organizzazioni terroristiche dell'UE.