venerdì 11 luglio 2008

IRAN VA IN GUERRA CONTRO ISRAELE CON IL FOTOSHOP



Una foto montaggio del lancio dei presunti missili dei mullah


La notizia per noi iraniani che siamo i grandi conoscitori dell'identità morale e materiale del regime dei mullah non ha avuto nessun effetto di stupore. Anzi ci ha dato una conferma di cio che andiamo dicendo da anni che il regime dei mullah è il figlio della politica di accondiscendenza ed assomiglia a quel tizio che trovandosi la notte in mezzo al bosco fischiava talmente forte da far crede a chi sa chi che nel bosco è dislocato una fanteria di tiratori scelti e una divisione di corrazzieri!
Per noi iraniani è talmente evidente che il regime dei mullah ricoorendo a tali mezzi sa benissimo che i suoi interlocutori ci stanno al gioco. Altrimenti non l'avrebbe assolutamente fatto e autorizzato a farlo. Adesso bisogna sapre chi sono i suoi interlocutori compiacenti? La comunità Europea con il suo responsabile degli affari esteri Ayattollah Solana. Finchè vige nella dilpomazia europea la linea di Solana il regime dei mullah prende per il fondo schiena tutta la comunità internazionale. Naturalmente a partire dall'Europa stessa.
Non bisogna dimenticarsi che il ricorso a tali mezzi dimostra anche la grande paura dell'intero regime da una reazione militare israeliano-americana contro il suo programma atomico militare che la resistenza iraniana ha denunciato nel 2003 facendo un grand bene a tutto il mondo. Qui devo ribadire che la paura non è segno di potere. Si è vero ceh il regime dei mullah ha a disposizione una serie di mezzi non convenzionali tra cui il terrorismo ma non bisogna assolutamente dimenticare che prima o poi il mondo deve affrontarlo con i mezzi idonei altrimenti il mostro del fondamentalismo silamico si ingrandisce e ci si appropria di tutto il mondo portando l'intera umanità in una situazione assai catastrofica. Va ricordato di dovere che l'antitesi di questo fondamentalismo esiste già e ha un nome ed un cognome: la terza via del presidente Maryam Rajavi, eletta dal Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana; non alla guerra, non alla politica di accondiscendenza sì al popolo iraniano per un cambio democratico in Iran.
karimi davood, analista politico iraniano



A voi la notizia diffusa dal Tgcom
Iran, ritoccata la foto dei missili
Il quarto razzo sarebbe stato aggiunto
L'Iran ha mostrato al mondo la foto ritoccata del lancio di quattro razzi: nello scatto originale erano tre, il quarto è stato aggiunto. Lo scatto, pubblicato dalla pagina web d'informazione dei Guardiani della rivoluzione, mostra i missili che si alzano in volo, da una non precisata località nel deserto iraniano, lasciando una scia e nuvole di fumo. Ma gli esperti di fotografia sentenziano: "E' un falso opera di fotoritocco".

Secondo quanto riportato dal canale televisivo iraniano in arabo, Al-Alam, la foto era destinata ad illustrare il lancio da parte dei Pasdaran di un totale di nove missili, dei quali uno, lo Shahab 3, capace di raggiungere Israele.

Ma alcuni professionisti della fotografia hanno espresso forti dubbi sull'autenticita' dell'istantanea e in particolar modo sull'effettiva presenza di un missile, il secondo a partire da destra. "E' una foto ritoccata. Si vede subito che il missile è stato duplicato", ha affermato Gerard Issert, tecnico del trattamento dell'immagine ai laboratori Granon, uno dei più conosciuti a Parigi.

Gregoire Korganow, fotografo del quotidiano francese Liberation dal 1993 al 2002, si è detto "sicuro che la foto è stata rielaborata, le due linee di fumo sono in realtà l'una la riproduzione dell'altra". "E' un falso, si vedono gli stessi dettagli. Ci può essere stato il lancio di uno, due missili, ma sicuramente non di quattro", aggiunge un altro fotografo, Thierry Cohen, che ha lavorato per il quotidiano francese Le Monde 2.

 
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