IRAN: CITTA' DI SANANDAJ, IMPICCATO UN DETENUTO FERITO
L'impiccaggione pubblica del detenuto kurdo rimasto ferito durante un combattimento a fuoco sulle montagne dek Kurdistan. Il condannato a morte aveva anche i piedi gelati e incapace di fare movimenti autonomi.
Secondo le informazioni appena giuntemi dall'Iran, il regime di mullah ha impiccato un detenuto di nome Ahmad Khalaj condannato a morte per motivi di contrabbando di droga. I responsabili del carcere centrale di Sanandaj, dove tra l'altro avevano di recente impiccato un ragazzo di soli 17 anni, avevano organizzato l'impiccaggione del detenuto per le prime luci di stamattina. Il condannato appena accortosi della sua convocazione si scontra con i guardiani e durante collutazione viene gravemente ferito e successivamente trasferito all'ospedale del carcere. La speranza del detenuto era di rimandare l'impiccaggione ma nonostante fosse geravemente ferito è stato trasferito, dopo le prime cure, nel cortile del carcere dove l'attendeva il plotone di esecuzione che alle ore 11 ha stretto il cappio dell'odio disumano del regime dei mullah attorno al collo del detenuto ferito Ahmad Khalaj.
Questa brutale esecuzione non è estraneo alla metodica giuridica del regime iraniano. Alcuni mesi fa in un analoga situazione, i dirigenti iraniani avevano portato su una barella un detenuto kurdo ferito durante una sparatoria e l'avevano impiccato in piazza di fronte agli occhi increduli della popolazione.
La comunità iraniana esprimendo il suo profondo sdegno e dolore si rivolge alle organizzazioni umanitarie di condannare questa violenza e di mettere sotto la pressione i governi europei di condizionare qualsiasi rapporto e relazione bilaterale al miglioramente delle condizione dei diritti umani in Iran. Trascurare la violazione dei diritti umani Iran significa partecipare all'esecuzione dello stesso reato anche se con le mani non proprie.
karimi davood