CERIMONIA TRADIZIONALE DEL PASSAGIO DELL'ANNO NUOVO PERSIANO, EIDE NOOROOZ, DI FRONTE AL FAMIGERATO CARCERE DI EVIN
Nella tradizione persiana, il pasaggio dall'anno vecchio all'anno nuovo viene festeggiato con grande cura ed entusiasmo. Il passaggio coincide con il primo giorno della primavera. La festa dura 13 giorni in cui le scuole sono chiuse e la maggior parte delle istituzioni statali e private entrano in un certo letargo. La gente torna nei paesi di origine e si inizia un lungo pellegrinaggio presso i parenti e le persone malate o bisognose di cure morali e materiali. I ragazzi e le ragazze indossano i vestiti nuovi acquistati per l'occasione. E la gente, molti giorni prima dell'inizio anno, inizia e pulire a fondo tutta la casa specialmente i tappeti che vanno lavati. Nelle case si gira una aria nuova di attesa per l'arrivo dell'anno nuovo. I ricchi e i poveri si riuniscono, per una sola volta, nei festeggiamenti riservati alla festa dell'EIDE NOOROOZ.( tradotto in italiano significa "festa del nuovo giorno"). Poi, dopo la festa, i ricchi fanno i ricchi e i poveri, più del 60% della popolazione, fanno i poveri. Durante i 13 giorni della festa, la gente scambia le visite presso i familiari e i conoscenti, regalando prevalentemente la nuove bancanote stampate in occasione. I ragazzi e le ragazze fanno vedere con entusiasmo e orgoglio le bancamonete ricevute, come "EIDI", dai parenti. Al termine della festa, al tredicesimo giorno, la gente fa una scampagnata di massa e si reca nelle campagne dove già è cresciuta abbondantemente l'erba fresca e i fiori della primavera. Questa scursione festiva si chiama "Sizdebedar"( tradotto significa "espelli tredici", che nella cultura popolare è un numero poco amato.) Tradizionalmente è obbligatoria che la popolazione passi la tredicesima giornata di festa "NOOROOZ" fuori di casa e in mezzo alla campagna, dove oltre a mangiare si balla, si canta e si riallaccianno nuove conoscenze e relazioni. Una cosa molto curiosa è la famosa tradizione di "l'annodatura d'erba" da parte delle ragazze che cercano marito: si prendono due fili di erba lunga e facendo l'annodatura esprimono un solo desiderio: " prossimo anno a casa del marito"!. Le ragazze si divertono molto a praticare questa tradizione in mezzo alle bellissime risate e gesti molto femminili con degli sguardi che secondo me scioglierebbero anche le piu tenace cuori maschili.
Sizdebedar è una bellissima festa popolare. Anche se il regime dei mullah, attraverso i suoi Passdaran, donne e uomini, vigilano e controllano ll comportamento della gente, restringendo fortemente il campo della festività e della gioia.
Ho cercato di trascinare i miei interlocutori nell'atmosfera della festa dell'Eide Noorooz, per dare una bellissima notizia ricevuta stammattina, secondo cui i familiari degli studenti arrestati e incarcerati nel famigerato prigione di Evin di Teheran, hanno passato il passaggio dell'anno nuovo, 1387, di fronte al cancello del carcere apparrecchiando un aqngolo della strada con gli ingredieni tradizionali della festa: il famoso tavolo di Haft Sin( composto da 7 cose di cui i nomi in persiano iniziano con la S: 1-Sir, aglio. 2- Sib, mela. 3-Sabzi, erba. 4- Samanu, un dolce ricavato dai germogli del grano. 5- Senjed, un frutto speciale persiano. 6 Sekke, la moneta persiano. 7- Somagh, una spezia squizita persiana+ uno specchio e una copia del Corano), su cui ogni famiglia aveva posto la foto del figlio, festeggiando l'arrivo dell'anno nuovo vicini ai loro cari, detenuti oltre le altissime mura dell'Evin. Nella foto in alto si vede il "Sofreye Haft Sin" dei familiari dei detenuti che hanno chiesto la liberazione dei loro figli e di tutti i prigionieri politici detenuti in varie carceri iraniane.
Oggi, risparmio i commenti anche perchè sia la notizia che la foto parlano da soli di questa coraggiosa manifestazione dei parenti dei detenuti studenti. Aggiungo solamente i miei migliori auguri per un anno nuovo pieno di successo, di manifestazioni popolari, di proteste e di grandi vittorie e conquiste in campo della libertà e di democrazia, per tutto il popolo iraniano e in particolare per i nostri studenti che sono diventati una grande forza di protesta contro il regime teocratic-fascista dei mullah iraniani.
karimi davood