IRAN/ FINISCE L'ANNO PERSIANO, PROTESTE DEI GIOVANI IN STRADA
I MIEI MIGLIORI AUGURI AGLI IRANIANI E A TUTTI COLORO CHE AMANO LA LIBERTA' E LA DEMOCRAZIA IN IRAN
ANCHE AL NOSTRO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, LA SIGNORA MARYAM RAJAVI VA UN NOSTRO AFFETTUOSO AUGURIO E RINGRAZIAMENTO PER QUANTO HA FATTO NELL'ANNO PAASSATO PER LA RESISTENZA IRANIANA E PER I RAGAZZI E RAGAZZE CHE CORAGGIOSAMENTE HANNO MANTENUTO ALTA LA TESTA DELLA DIGNITA' PERSIANA E DEL CAMPO DI ASHRAF IN IRAQ CHE E' LA VERA DIGA DI FRONTE ALL'AVVANZAMEENTO E ALLA METASTASI DEL FONDAMENTALISMO ISLAMICO IN IRAQ E IN TUTTA LA REGIONE.
SPERIAMO CHE ANNO NUOVO, APPENA INIZIATO CON L'ARRIVO DELLA PRIMAVERA, PORTI LA VERA PRIMAVERA DEL POPOLO IRANIANO: LA CADUTA DEL REGIME TEOCRATIC-TERRORISTA DEI MULLAH. LA VERA STABILITA' NELLA REGIONE MEDIORIENTALE E LA VERA PACE TRA I POPOLI ISRAELO-PALESTINESI SI REALIZZERANNO QUANDO IL POPOLO IRANIANO VEDRA' LA SUA VERA PRIMAVERA, QUANDO SBOCCERANNO I FIORI DELL'AMICIZIA E DELLA CONVIVENZA CIVILE E MANDERANNO ALLA PATUMIERA DELLA STORIA L'INTERO REGIME DEI MLLAH E LA LORO MALIGNA IDEOLOGIA CHE E' IL FONDAMENTALISMO ISLAMICO MISOGENICO IN PARTICOLARE E DISUMANO IN GENERALE, E IL RITORNO DEI SORRISI SULLE LABBRA DELLE RAGAZZE E DEI RAGAZZI E INEVITABILMENTE IL RITORNO DELLE RONDINI EMIGRATE PROVVISORIAMENTE ALL'ESTERO.
IN QUEL GIORNO IL MONDO FARA' UN GRAN SOSPIRO DI SOLLIEVO. A QUEL GIORNO.
karimi davood
Roma, 19 mar. (Apcom) - "Morte ad Ahmadinejad": lo hanno gridato i giovani iraniani, che ieri notte hanno festeggiando in strada la fine dell'anno persiano, ballando e cantando attorno ai falò. Come riporta Ynet, l'edizione online dello Yedioth Ahronoth, la festa si è trasformata presto in uno sfogo di rabbia contro le autorità di Teheran e contro il presidente ultraconservatore Mahmoud Ahmadinejad.
Le leggi iraniane vietano a uomini e donne di farsi vedere insieme in pubblico. Ma i giovani hanno sfidato questo divieto e in diverse città del Paese hanno festeggiato tutti insieme attorno ai falò l'inizio del nuovo anno.
Ad Ahvaz i ragazzi della minoranza araba hanno affermato: "La libertà è un nostro diritto legittimo". A Sanandaj, nell'ovest del Paese, i giovani curdi hanno a loro volta gridato: "morte ad Ahmadinejad". Ci sono stati anche scontri con le forze di sicurezza, riferisce Ynet. A Teheran sono state rafforzate le misure di sicurezza, e nella capitale si registra almeno un caso di violenze, con i ragazzi che hanno lanciato dei petardi contro degli uffici.