sabato 22 marzo 2008

IL VIAGGIO DI DICK CHENEY IN MEDIORIENTE. E' IL PRIMO SEGNALE DELL'IMMINENTE GUERRA CONTRO I MULLAH?


nella foto: Maryam rajavi che ha lanciato la sua proposta per risolvere la questione iraniana: terza via.Non alla guerra; Non alla politica di accondiscendenza; Si al popolo iraniano per un cambio democratico in Iran

nella foto: il vice presidente degli Stati Uniti d'America Dick Cheney in viaggio in medioriente. Alcuni analisti vedono il suo ultimo viaggio in medioriente una prima segnale di un imminente attacco militare americano contro i siti nucleari iraniani.
E' vero? vediamo nell'articolo.

La risposta è si. Dall'Iran e dall'America arrivano molti segnali di guerra.Ultimamente l'Amerika ha licenziato in tronco ammiraglio William Fallon, comandante in capo di tutte le forze militari statutinesi in medioriente che veniva considerato dallo stesso amministrazione come uno stacolo all'attacco militare ai mullah.Ieri è arrivato anche la notizia del dirottamento di un sottomarino americano verso il golfo persico. E l'ultimo è stato il messaggio del presidente Bush lanciato attraverso la radio Farda che si trasmette in persiano ed è molto seguito dalla popolazione. Il messaggio era indirizzato al popolo iraniano in occasione dell'arrivo della festa nazionale NOOROOZ che coincide con il cambio dell'anno persiano. Nel suo messaggio il presidente Bush ha appoggiato tutti gli sforzi della popolazione per arrivare alla democrazia in Iran sostenendo che questo paese non merita di avere un governo come quello attuale. Alcuni analisti l'hanno considerato una palese dichiarazione di guerra ai mullah. Tradizionalmente, in questo occasione solo Capo supremo Khamenei e il presidente del regime lanciano messaggi di auguri alla popolazione e nessun altro potrà e oserà di farlo. Il messagio era molto forte e rassicurante e anche lungo. Questi sono segnali molto forti che vengono dall'America.
E dall'Iran? Ahmadinejad, quando ha dichiarato che " il treno atomico iraniano è senza freni e senza marcia indietro", non scherzava e sapeva esttamente quali conseguenze avrebbe avuto nelle decisioni degli organismi competenti in materia nucleare iraniano. Le ultime farse" elezioni" del Majles dimostrano e confermano l'atmosfera molto tesa tra Iran e la comunità internazionale. Il regime dei mullah, con le ultime elezioni ha chiuso ulteriormente la cinghia intorno al suo regime eliminando elementi deboli e privo di motivazioni politico-ideologiche iniettando al parlamento dei mullah, una fortissima dose degli ex generali del Corpo della Sepah Passdaran fedeli al capo supremo e in linea con i passi del governo di Ahmadinejad. Gli ultimi avvenimenti, compreso le ultime dichiarazioni del presidente sull'eliminazione dell'Israele, e l'insistenza sull'arricchimento dell'uranio dimostrano che Teheran si sta preparando velocemente ad affrontare un imminente guerra estera. secondo le informazioni provenienti dall'interno dello stabilishment dei mullah, l'America attacchera i siti iraniani entro il luglio prossimo. La loro convinzione è pari a 100%. Naturalmente un attacco militare ai siti nucleari significherà, per i mullah, un attacco alla soppravvivenza e all'esistenza dei dirigenti di Teheran. Di conseguenza tale evento darà il corpo ad uno sfrenato attacco terroristico in tutto il mondo contro l'occidente e contro tutti coloro che lo sostengono. In questo articolo vorrei ribadire ancora una volta che considero il responsabile di tutto ciò la "politica accondiscendente dell'occidente" che ha portato avanti un'atteggiamento assai fraterno con i mullah iraniani consentendo loro di ingrandirsi e di crescere sia politicamente che militarmente. L'occidente deve scegliere tra il popolo iraniano e i suoi interessi di breve e medio raggio. Se prende la parte della popolazione naturalmente perde gli interessi di breve e medio raggio guadagnando gli interessi di lungo raggio che sono esattamente quelli della pace, della libertà e della democrazia in Iran e in tutto il mondo.
Il nostro presidente della resistenza la signora Maryam Rajavi nello scorso anno, durante un suo intervento al parlamento europeo ha dichiarato: "Non alla guerra; Non alla politica di accondiscendenza; Si al popolo iraniano". tradotto in lingua piu semplice significa che" noi siamo fortemente contrari a qualsiasi guerra estera come contrari anche alla politica di accondiscendnza europea che favorisce solamente l'aumento della pericolosità dei mullah". Si sta ripetendo lo stesso sbaglio che ha portato il mondo, 60 anni fa ad una sanguinosa e tragica seconda guerra contro Hitler, padre politico del passdar Ahmadinejad.
Considero il regime di Teheran il responsabile della prossima guerra insieme a quella parte di Europa che ha acconsentito a Teheran di portare avanti la sua politica atomica militare portando il mondo di fronte ad una unica scelta: "la guerra".
Il treno atomico militare iraniano corre a fortissima velocità verso il treno del mondo civile che si trova sullo stesso binario. l'urto sarà inevitabile e tragico e catastrofico. Quando? non lo so ma è molto vicino. Ormai il tempo di fermarla non c'è più. Ma una via di scampo ancora esiste: la comunità internazionale deve rimuovere immediatamente il nome della resistenza iraniana dalla lista delle organizzazioni terroristiche lasciando via libera al popolo iraniano di cambiare radicalmente la situazione politica del paese allontanando definitivamente il pericolo atomico e terroristico iraniano instaurandoci la libertà e la democrazia. Due elementi indispensabili per garantire la pace e la convvivenza civile nella regione in particolare tra i palestinesi e gli israeliani. Senza questi due elementi in Iran,la regione mediorienale non vedrà mai e mai la pace e sarà sempre più immerso nella violenza e nel terrorismo.
Auguri e buona pasqua a tutti.
karimi davood

 
AID : AGENZIA IRAN DEMOCRATICO