martedì 2 febbraio 2010

"Ahmadinejad ricorda uomini nefasti"


Condivido pienamente le preoccupazioni del presidente Berlusconi e sottolineo la pericolosità del regime dei mullah nel caso che si dotasse della bomba atomica. Ahmadinejad è erede legittimo di Hitler e va affrontato esattamente come tale altrimenti saranno vani il sacrificio di milioni di persone che hanno dato la vita per la libertà e la democrazia nel mondo. Il mondo di oggi e in particolare l'occidente deve fare un tesoro suo per quanto riguarda le conseguenze della politica di accondiscendenza che ha portato il mondo ad affrontare una catastrofica guerra contro Hitler. L'occidente in primo passo deve adottare una serie di sanzioni generali contro il regime dei mullah e poi, parallelamente deve appoggiare il popolo iraniano a rimuovere definitivamente il nefasto regime della repubblica islamica iraniana con tutti i suoi componenti interni ed esterni. Altrimenti funzionerebbe come un tumore, se le radici non vanno tolte di nuovo il cancro cresce e la storia si ripete ancora! Coloro che si oppongono alle sanzioni contro il regime dei mullah fanno il gioco del regime. Qui devo sottolineare per ennesima volta che la peggior sanzione che il popolo iraniano abbia mai subito è quello del "nefasto" regime degli ayattollah. Il popolo iraniano sarà il grande vincitore delle prossime battaglie contro il regime di Ahmadinejad e sarà disposto orgogliosamente ad affrontare qualsiasi sanzione che venga adottata da parte dell'ONU e dell'Occidente.
A nome dell'associazione rifugiati politici iraniani residenti in Italia ringrazio il presidente Berlusconi per la sua determinazione e per aver chiamato Ahmadienjad come un uomo "nefasto"!
Davood Karimi, presidente dell'associazione rifugiati politici iraniani residenti in Ialia.



"Roma convinca Bruxelles a bandire i Pasdaran"
Berlusconi: "Sogno Israele in Europa"
"Lo Stato ebraico è ancora lontano dall’Europa"


Berlusconi contro il presidente
iraniano. Il ministro Frattini:
stop a investimenti a Teheran

GERUSALEMME
Silvio Berlusconi torna a garantire «tutto l’appoggio dell’Italia per l’iniziativa di pace in Medio Oriente». Al termine della firma degli accordi bilaterali Italia-Israele nel palazzo del Governo, il premier italiano ribadisce «la necessità di un accordo con la Palestina» di fronte al premier israeliano Benjamin Netanyahu. «Ho preparato già molti anni fa un Piano Marshall. Erice - rilancia - può essere usato come sede per i negoziati di pace».

«Il problema della sicurezza è fondamentale per Israele. Ora ancora di più perchè c’è uno Stato che prepara l’atomica per usarla contro qualcuno. È uno Stato che ha una guida che ricorda personaggi nefasti del passato». Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi durante la firma degli accordi bilaterali tra Italia e Israele nel palazzo del Governo a Gerusalemme. Poi il premier parla di nucleare: «Farò di tutto affinchè non ci sia indifferenza: tutti gli stati del mondo devono considerare con attenzione» il rischio che l’Iran diventi una potenza nucleare.

L'Italia è «ferma» nel bloccare nuovi investimenti su gas e petrolio con l’Iran. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Franco Frattini, in un’intervista a La7. «Non abbiamo segreti - ha spiegato - con i nostri amici israeliani, daremo loro tutti i dati del nostro interscambio con l’Iran. Ma siamo assolutamente fermi nel bloccare nuovi investimenti nei settori del gas e del petrolio e abbiamo già bloccato l’assicurazione Sace per chi investe in Iran».

«Già dal 2001 al 2008 - ha aggiunto il ministro - c’è stata una riduzione di oltre la metà degli interscambi, e nei primi sei mesi del 2009 un ulteriore abbattimento del 30%. Nel 2008 l’interscambio complessivo Italia-Iran è stato di oltre sei miliardi di euro. Siamo ampiamente sotto, meno della metà dell’interscambio tedesco». Frattini ha poi sottolineato che verso Teheran sono già state adottate misure «di assoluta correttezza e che gli amici israeliani apprezzeranno».E ancora: «Sanzioni all’Iran? Ne ho a lungo parlato nel mio ultimo viaggio in Usa. Il Consiglio di Sicurezza Onu sta preparando una bozza, che potrebbe essere in discussione a febbraio. L’Italia non è nel Consiglio, ma farà la sua parte».

Israele chiede all’Italia di fare leva sul rapporto privilegiato che ha con la Russia, per convincerla ad aderire al fronte internazionale che chiede un rafforzamento delle sanzioni contro l’Iran. A farsi portavoce della richiesta al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, al suo secondo giorno di visita a Gerusalemme, è stato il ministro degli Esteri israeliano Avigdor Lieberman, secondo quanto riferiscono i media dello Stato ebraico. Lieberman ha inoltre chiesto al premier italiano di fare pressioni su Mosca perchè non venda a Teheran missili antiaereo S-300. «L’Italia deve assumere un ruolo di guida nel promuovere una legislazione internazionale che fornisca ai Paesi democratici gli strumenti per combattere il terrorismo», ha affermato il capo della diplomazia dello Stato ebraico, annunciando che Israele invierà all’Italia una proposta sull’argomento. «Il diritto internazionale - ha spiegato Lieberman - è modellato sulle guerre che si combattono tra eserciti regolari, ma la situazione attuale è diversa e non mette in grado le democrazie di difendersi dal terrorismo in modo efficace».

 
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