MESSAGGIO DI SOLIDARIETA' DEL MINISTRO RONCHI PER MANIFESTAZIONE 11 FEBBRAIO
Ringrazio davvero di cuore il presidente dell'Associazione Donne democratiche iraniane per l’invito che mi ha rivolto a partecipare a questa manifestazione che punta a ricordare all’Occidente la drammatica repressione che da mesi si sta abbattendo sull’Iran. Una repressione che, purtroppo, sta salendo di tono e di intensità.
Voi sapete bene quanto vi sia vicino e quanto condivida la sofferenza e il coraggio di quei ragazzi che scendono in strada rivendicando il loro diritto al dissenso e alla libertà di espressione, in una parola il loro diritto alla democrazia. Sono mesi che ripetiamo, quasi ossessivamente, che l’Europa e l’Occidente non possono e non devono chiudere gli occhi davanti all’impegno estremo di chi resiste e mette in gioco la propria vita per chiedere libertà. Le vie della diplomazia sono lunghe e faticose ma io credo che qualcosa in queste ultime settimane si sia davvero iniziato a muovere, che la comunità internazionale abbia iniziato a esercitare la propria influenza sul regime iraniano e a pretendere il rispetto dei diritti umani. Ora bisogna continuare e insistere, trasformando in azione costante e concreta questa solidarietà e questa volontà di impegno comune. Ribadisco quanto detto in passato. Non esistono altre vie: soltanto attraverso una fortissima unità di intenti e attraverso un’azione diplomatica compatta si può riuscire a tenere alta la pressione sul regime iraniano. In questo senso il ruolo delle comunità iraniane nel mondo può essere decisivo nel sensibilizzare l’opinione pubblica internazionale e far comprendere all’esterno il dramma che anche in queste ore si sta consumando a Teheran.
Grazie a tutti voi. Vi sono vicino.