IL REGIME GUERRAFONDAIO DEI MULLAH VERSO LA COLLISIONE MILITARE INTERNAZIONALE
Come avevo sostenuto negli anni passati, il regime dei mullah a causa della sua politica atomica-terroristica sta andando a gran velocità verso una collisione militare con la comunità internazionale. Tale situazione in parte è dovuta anche alla politica di accondiscendenza euro-americana che per tanti anni ha sostenuto la politica di dialogo con il regime fondamentalista e terrorista di Ahmadienjad. Una politica talmente dannosa che ha incoraggiato sempre di più Teheran e il vertice dei mullah a tal punto che negli stessi momenti che si sedeva al tavolo delle trattative azionava con una mano il bottone delle sue autobombe sparse in Iraq e in Afghanistan uccidendo migliaia di innocenti e militari delle forze armate stranieri. La strategia di Teheran fu quello di sprofondare le forze stranieri coinvolti nella regione in una situazione intollerabile costringendole a scappare dal teatro di guerra. In parte la sua strategia ha avuto gli effetti desiderati e ha costretto molti paesi a ritirare le loro forze militare dalle zone di guerra.
In ogni caso devo sottolineare che il regime dei mullah nello stesso tempo che teme un attacco militare contro le sue basi militari atomici accoglierebbe anche a braccia aperte tali iniziative militari perchè darebbe loro una seria giustificazione per eliminazione fisica dell'intera opposizione interna ed esterna e allo stesso tempo gli darà la possibilità di mandare tutta la sua potenza terroristica-kamikaze in tutto il mondo occidentale mettendo a ferro e fuoco l'intero mondo civile.
In alternativa a tutto ciò e per evitare una catastrofica guerra mondiale bisognerebbe che il mondo accetti la terza via della signora Maryam Rajavi, presidente eletta dal Consiglio Nazionale della resistenza iraniana che consiste nel sostenere il popolo iraniano: "non alla guerra, non alla politica di accondiscendenza si al sostegno al popolo iraniano"
Davood Karimi