martedì 3 agosto 2010

L'ARMA EFFICACE NELLE MANI DELLA COMUNITA' INTERNAZIONALE:LE SANZIONI ECONOMICHE MILITARI E PETROLIFERI

Le sanzioni adottate contro il regime terrorista e fondamentalista di Ahmadinejad sono uno dei migliori armi-non militari ma convenzionali, che in questo momento la comunità internazionale possiede gelosamente nelle sue mani. Una delle maggiori richieste del popolo iraniano alla comunità internazionale è stata sempre il ricorso a questo ben di Dio che può mettere veramente in ginocchio l'intero regime dei mullah. Un regime che fin dalla sua maligna nascita ha stanziato la maggior parte delle risorse del paese nel terrorismo, nella guerra e nelle repressione applicando una delle più disumane sanzioni eco-politiche contro tutta la popolazione iraniana. Devo sottolineare che secondo la mia trentennale esperienza politica posso ribadire con enorme certezza che il regime di Khomeini è stato la più grande sanzione di vita contro l'intero popolo iraniano. Basta guardare al risultato e ai grandi disastri alla cui radice si trova il regime di Ahmadinejad: la repressione con 120000 morti e milioni di persone arrestate e imprigionate negli ultimi trentanni, il terrorismo a cui non è scappato nessuno indenne( migliaia di soldati e civili uccisi con le bombe iraniane in Iraq, in Afghanistan e altrove...), la bomba atomica a cui è andato fino ad oggi diversi miliardi di dollari...
Allora esiste una fascia di colleghi e politici che incoscientemente sostengono: "le sanzioni colpiscono la popolazione". Questi signori non hanno assolutamente una vera conoscenza delle condizioni in cui vive il popolo iraniano e si basano sulle precedenti esperienze tra cui l'Iraq e la Cuba, ignorando totalmente la vera natura del regime dispotico religioso iraniano che è anni luce lontano dai regimi che fino ad oggi sono stati oggetto delle sanzioni internazionali.
Ma esiste un'altra fascia di giornalisti e politici che coscientemente sostengono : " le sanzioni colpiscono la popolazione e in particolar modi le donne e i bambini". Lacrime da coccodrillo! Questi pseudo giornalisti e politici di cui ho i nominativi in mano sono direttamente collegati con il ministero dell'intelligence iraniano e senza le sue direttive non battono un ciglio. Secondo le informazioni in mio possesso e provenienti dall'Iran, il regime dei mullah ha stanziato 25 milioni di euro per il settore stampa estera del ministero dell'intelligence che è in continuo contatto con questi elementi che portano anche nome e cognome iraniano. Ma si trovano di tutte le nazionalità. In Italia è attivo un gruppo diretto dall'ufficio di informazione dell'ambasciata di via Nomentana che comprende senatori, deputati, giornalisti e attivisti per i diritti umani!!!!
Per conoscerli non chiedetemi i nominativi. Basta mettere sul bilancio delle sanzioni le loro dichiarazioni e le loro attività. Esce fuori dal sacco dei mullah il complice del regime terrorista con delle mani da cui gondola il sangue dei giovani iraniani. Naturalmente il regime misogino di Ahmadinejad ha tanta preferenza nell'uso delle donne pseudo-giornaliste in questa campagna di demonizzazione delle sanzioni internazionali adottate dal Consiglio di Sicurezza dell'Onu a cui va tutta la mia ammirazione e apprezzamento.
Davood Karimi, analista politico e presidente dell'associazione rifugiati politici iraniani

 
AID : AGENZIA IRAN DEMOCRATICO