L'Iran continua a lapidare le donne e siede nella commissione Onu per la tutela delle donne
Iran, Nirenstein: lapidazione per adulterio e tutela delle donne all'Onu incompatibili
Dichiarazione dell'On. Fiamma Nirenstein (Pdl), Vicepresidente della Commissione Esteri della Camera
19 agosto 2010 - Aderisco all'appello lanciato oggi dalle pagine del Corriere della Sera dal filosofo Bernard Henry Levi per salvare la vita a Sakineh Ashtiani, la donna iraniana condannata a morte per adulterio.
Solo nel 2010, in Iran sono state eseguite già 160 condanne a morte. Nella prigione di Tabriz, la stessa dove è reclusa da ormai quattro anni Sakineh, si trovano altre donne in attesa della medesima condanna, e tra loro anche minorenni. Sakineh Ashtiani, come denuncia il suo avvocato, dopo aver subito la pena della fustigazione davanti a uno dei suoi figli, è stata costretta a una confessione pubblica anche in concorso in omicidio, per poter accelerare l'iter dell'esecuzione capitale, che potrebbe avvenire anche tra pochi giorni.
Alla luce di tutto cio' e' ancora piu' paradossale pensare che da maggio l'Iran, dopo aver fallito nell'ottenere un seggio nel Consiglio dei Diritti Umani dell'Onu, è stato eletto membro della Commissione per lo Status delle Donne.
C'è da chiedersi fino a quando il mondo sopportera' le incredibili violazioni di diritti umani commesse quotidianamente dall'Iran e la sua aggressività, considerato anche che prosegue con velocità sempre piu' accettata la costruzione della bomba atomica.