mercoledì 11 luglio 2007

D'ALEMA CANTA VITTORIA A FAVORE DELL'IRAN MA ARRIVA SUBITO LA DELUSIONE E ACQUA GELATA


Nucleare: D'Alema, "Da Iran buone notizie, serve negoziato
PRETORIA (Sudafrica) - Il ministro degli Esteri Massimo D'Alema accoglie con favore le dichiarazione del direttore generale dell'Aiea, El Baradei, secondo il quale che l'Iran sta sensibilmente rallentando il programma nucleare. Secondo D'Alema questa e' "una buona notizia", un segnale che Teheran "si sta aprendo a qualche opportunita' di negoziato". E proprio su questo fronte il vicepremier ha ribadito che l'Italia ha proposto al G8 un negoziato con l'Iran senza precondizioni. Secondo D'Alema, infatti, se non si procede verso una soluzione negoziale c'e' il serio rischio "''di dover accettare nell'arco di pochi anni l'alternativa o di una bomba atomica o di considerare l'ipotesi di una guerra contro l'Iran". "Si tratta di possibilita' entrambe inaccettabili", ha aggiunto il ministro. Per questo "occorre creare un forte sistema di monitoraggio, molto piu' importante che la sospensione dell'arricchimento dell'uranio". (Agr)
martedì 10 luglio 2007
Adnkronos/Dpa, 10 luglio - Un portavoce del parlamento iraniano ha smentito che Teheran ha "rallentato" il proprio programma d'arricchimento dell'uranio, secondo quanto affermato ieri dal direttore dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), l'egiziano Mohammed ElBaradei. L'Iran prosegue "speditamente" con i suoi piani sul nucleare e "non c'e' stata alcuna decisione volta a rallentare il processo", ha detto Hamid-Resa Hayi Babai, portavoce della commissione parlamentare Esteri e Sicurezza nazionale, in un'intervista rilasciata all'emittente iraniana 'Press Tv'.


COMMENTO: La natura del regime iraniano è talmente incompatibile con gli esseri umani che non permette nemmeno ai suoi più convinti sponsor di asciugarsi il sudore che spara una raffica di smentite. Anche perché la questione riguarda la sua linea rossa del: la bomba atomica. Il regime dei mullah non scherza con nessuno su questo argomento. Chiunque sia la persona. Che sia prodi o D'Alema oppure ayattolah Solana. Il ministro degli esteri italiano avrebbe fatto un salto di gioia quando ha sentito che Al Baradei avrebbe detto che l'Iran ha rallentato la produzione dell'Uranio arricchito e l'installazione delle centri fughe. Ma il regime dei mullah non ha concesso nemmeno il tempo al ministro italiano di strappare la bottiglia che è arrivata la smentita di cui ho riportato sopra la notizia dell'agenzia Kronos. Ho sempre sostenuto che per trattare, dialogare e intavolare qualsiasi discussione con i mullah bisogna prima conoscere profondamente la loro DNA. Altrimenti si farà la fine di D'Alema. Sudato e consumato e speso inutilmente.
Un consiglio: la prossima volta, presidnete D'Alema, aspetti alcuno secondi prima di spendersi. La smentita si trova nella DNA dei mullah. Non ci crede? Si faccia ancora avanti. Come si dice un proverbio antico persiano," il colore nero alla fine rimane sul carbone"!
karimi davood

 
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