mercoledì 25 luglio 2007

TRATTATIVE PER STABILIZZARE IRAQ!!!


E' già finito anche secondo round delle trattative Iran-Usa. Forse qualcuno domanda perchè non scrivere Usa-Iran.La domanda è leggittima ma anche la mia convinzione è legittima altrettanto. In questo scenario politico è il regime iraniano che ha la posizione superiore. Spiegerò le mie ragioni di credere in questo ottico: Grazie alla guerra americana, ll regime dei mullah senza muovere un dito, è riuscito a occupare fisicamente, ideologicamente e militarmente il territorio iracheno. tanto vero che secondo i partiti nazionalisti e popolari racheni ll vero paese occupante è IRAN. Nel momento in cui ll regime di Teheran mette a capo del gruppo negoziatore un altissimo e famigerato uomo della Sepah Passdaran, Kasemi Ghomi, il governo americano incarica il suo ambasciatore a portare avanti le trattative: tradotto in italiano significa la macchina del terrorismo di fronte alla macchina della diplomazia. La formula varebbe se di fronte abbiamo un interlocutore valido e civile. Due elementi mancanti nella controparte iraniano. La loro forza provviene dall'uso indiscriminato del terrorismo. Al terrorismo bisogna rispondere con la fermezza e non con le " trattative". In poche parole ll regime dei mllah chiede l'uscita degli americani dalla scena politico militare irachena, considerandoli la vera causa del terrorismo e del disordine e della violenza, e consegnare la chiave di Baghdad a Khamenei: Il grande regista e coordinatore della situazione attuale irachena. Secondo le stesse confessioni dell'ambasciatore americano, fin dal primo round delle trattative sono stati intensificati enormemente il numero degli attentati in Iraq in particolare contro la popolazione enerme. Io mi auguro di sbagliare. Anche perchè secondo me la stabilità permamente e duratura in Iraq sarebbe un colpo di grazia alla repubblica islamica. Sarebbe una diga di fronte alla propagarsi del fondamentalismo islamico. Ma temo che ancora gli americani siano caduti nella trappola tesa dagli stessi iraniani con la complicità degli iracheni vicini all'Iran quale Ayattolah Hakim.
Concludo e ribadisco che in Iraq esistono già due alternative:
1- la formazione di un governo basato sui movimenti vicini all'Iran e già esistenti sulla busta paga iraniana( ultimamente la resistenza iraniana ha rivelato i nominativi di 32 mila iracheni che mensilmente ricevono il loro salario da Teheran tra cui vari ministri, vice ministri, parlamentari ecc). Questa alternativa porterà il mondo sull'orlo della guerra.
2- la formazone di un governo nazional pluralista costituito da tutti i partiti che hanno al cuore solamente l'interesse nazionale del paese impegnandosi a riportare seriamente la pace e la stabilità. In questo caso il governo nazionale iracheno potrà anche chiedere agli americani di tornare a casa loro. Questo governo sarà una garanzia per la stabilità nella regione e sarà anche un muro deterrente di fronte alle pazzie fondamentaliste iraniane. Sarà una diga di fronte alla propagarsi dell'integralismo iraniano. Sarà uno ostacolo di fronte alla formazione dell'impero islamico dei mullah di Teheran.Sarà un governo che garantira i diritti del popolo iracheno. Sarà l'unico mezzo che potrà chiedere l'abbandono del territorio iracheno da parte delle forze militari e da soli grantirne la sicurezza e l'integrità.
In quel caso possiamo fare anche un sospiro di sollievo.

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