martedì 31 luglio 2007

Sanzioni contro Teheran. Basteranno?





UN IMMAGINE DEL LUOGO DELLA LAPIDAZIONE DI JAFAR KIANI, AVVENUTA POCHE SETTIMANE FA IN UNA CITTADINA A POCHI KILOMETRI DA TEHERAN


Nucleare, Brown: prossimo passo è inasprire sanzioni contro Iran


lunedì, 30 luglio

CAMP DAVID, Stati Uniti
(Reuters)
Il premier britannico Gordon Brown ha detto oggi che lui e il presidente Usa George W. Bush sono d'accordo sulla necessità di inasprire le sanzioni contro l'Iran per il programma nucleare del Paese.

"Sull'Iran, siamo d'accordo che le sanzioni stanno funzionando e il prossimo passo che siamo pronti a compiere è di inasprire le sanzioni con un'ulteriore risoluzione Onu", ha spiegato Brown nel corso di una conferenza stampa congiunta con Bush a Camp David.

Commento: Sanzioni. Quali obiettivi? Per scoraggiare il regime dei mullah dal costruire la bomba atomica? E Teheran desisterà cosi facilmente con la minaccia delle sanzioni?
Sono tutte barzellette che fanno ridere pure il pollo cotto. Se le sanzioni sono mirate a colpire il progetto atomico vi assicuro che il regime dei mullah non teme assolutamente tali provvedimenti e anzi in qualchemodo sono un aiuto divino alla dittattura khomeinista. E se ne approffiterà per inasprire la repressione interna e il terrorismo esterono. Basti guardare i numeri degli ultimi giorni.Vi spiego: grazie alle sanzioni e alle minacce, il regime dei mullah mette in pratica le piu feroci provvedimenti socio economiche e repressive. Tanto da poter portare avanti il suo progetto. Al regime iraniano non importa se la gente dorme con la pancia piena o vuota.Quello che gli importa è garantire la sua soppravvivenza e portare avanti il suo progetto atomico. Le sanzioni possono rallentare ma non impedire l'evolversi della costruzione della bomba atomica. Le sanzioni aiutano il regime di Khomeini a giustificare la repressione e la violenza all'interno della società. A questo punto tenendo conto di quello che ho scritto allora la domanda nasce spontanea. Allora le sanzioni sono giuste o no? la mia risposta è molto netta e chiara. Se continuano così sono pure dannose e inutili. Facciamo ulteriormente soffrire e colpire una società già colpita duramente dal regime repressivo e terrorista di Khomeini. Allora la via aiusta? La via maestra sarebbe quello sì alle sanzioni ma accompagnate dal riconoscimento della resistenza del popolo iraniana per cambiare democraticamente il regime di Khomeini. Le sanzioni sono efficcaci quando sono mirate e hanno un specifico obbiettivo e trainate da un vettore idoneo e capace di soppostare le forti vibrazioni del tragitto, che non è sempre diretto e liscio, anzi sarà molto tortuoso e difficile e pieno di insidie. Concludo e ribadisco che le sanzioni devono essere accompagnate col riconoscimento del popolo iraniano ad avere il diritto di cambiare democraticamente la situazione attuale politica. Sì, in quel caso il regime dei mullah tremerà e farà vedere i segni di cedimento strutturale-ideologico e militare. Anzi il solo riconoscimento lo porterà, grazie anche al contributo della popolazione, alla patumiera della storia. L'albero del male va colpito alle radici e con l'ascia giusta. Le potature saltuarie lo faranno diventare più forte e più vigoroso e più potente.

1 commento:

Antonio Caracciolo ha detto...

Un mio commento, non definitivo, si trova qui al numero 1.

 
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