ANNAPOLIS, UNA GRANDE SCONFITTA PER I MULLAH IRANIANI
Nonostante le dichiarazioni e i reclami del regime dei mullah sul boicottaggio della grande conferenza di Annapolis, la volontà politico e militare ha fatto il suo percorso e ha usato intelligentemente il suo " Road Map"( isolamento totale sia politico che militare del regime dei mullah). Complimenti per questa volontà. Per la prima volta la politica si sta ribellando alle interferenze terroristiche iraniane e dimostra la cosa che avrebbe dovuto dimostrare molto tempo fa. I mullah considerano se stessi come il tutore e il vero " Velayate Faghih" dei palestinesi. E tutta la loro interferenza nasce da questa convinzione. E non solo. il regime ha sempre considerato, fin dalla sua maligna nascita, il territorio palestinese e la sua causa come una rampa di lancio per sparare contro gli avversari politici e strategici regionali. A partire dallo stesso stabilishment palestinese di Arafat. E su questa politica ha investito miliardi e miliardi di dollari. Oggi, la nascita del governo palestinese di matrice iraniana, si chiama Hamas, il partito islamico iraniano di origine palestinese. Naturalmente sempre e sempre al commando iraniano. la guerra di 33 giorni ne è la prova schiacciante della interferenza iraniana negli affari israel-palestinesi.
Più andiamo verso l'isolazione totale del regime di Teheran più vacciniamo il popolo e il territorio israel-palestinese.Comunque non bisogna trascurare la partecipazione siriano alla conferenza. Nell'ambito commerciale si dice che i siriani sono molto competenti e bravi. Devo ammettere che anche in politica non sono di meno e hanno capito bene la direzione del vento. Forse non conviene più coprire le spalle di un regime agonizzante e vicino ad una guerra che sicuramente brucerà tutta la sua esistenza: dalla A alla Z.
Ormai la politica ha perso le suoe occasioni e tutto quello che oggi noi testimoniamo è dettato dalla esigenza della forza militare che si sta attrezzando e adottando le giuste misure restrittive contro i mullah iraniani. Ormai ci troviamo alle porte di una grande guerra. Restiamo a vedere.
Ma senza il supporto della popolazione iraniana, secondo me l'impresa è molto ardua. Ma pare che è l'unica via rimasta nell' " immbarrazzo di scelta" sul tavolo delle occasioni!. Se è cosi allora bisogna processare la politica di acondiscendenza che ha permesso al regime iraniano di crescere e militarizzarsi fino ai denti.