giovedì 15 novembre 2007
All'alba di oggi è stato portato in piazzale delle esecuzioni del carcere di Hamedan, Iran occidentale, un giovane detenuto di appena 18 anni di nome Mohammad Reza Turk, accusato di omicidioed impiccato alle 6 del mattino. Al momento del reato Mohammad aveva appena compiuto 16 anni. Il regime dei mullah secondo la normativa internazionale non avrebbe dovuto eseguire la pena perché Mohmmad fu minorenne al tempo del reato. Ma i mullah hanno bisogno di versare il sangue, anche dei minorenni, per irrigare il loro maligno albero della violenza, della vendetta e della legge del taglione. Nella legislatura iraniana, la sorte del detenuto è nelle mani della legge del taglione cioè nelle mani dei familiari della vittima. Sono loro che possono chiederne la morte oppure perdonare colui che ha commesso un crimine contro un loro familiare.
Questa volta l'alba della vita di Mohammad è stato tirato giù e spento sotto la furia disumana dei mullah non appena aveva cercato di aprire gli occhi.