venerdì 16 novembre 2007

Pena di morte, l'Onu approva la moratoria: stop alle esecuzioni


Il Giornale.it
New York - La moratoria universale delle esecuzioni è arrivata al traguardo. L'ultimo miglio è stato al cardiopalma, ma il messaggio mandato dalle Nazioni Unite che hanno approvato a vasta maggioranza la risoluzione sulla pena di morte è stato forte è chiaro: fermate il boia. La Terza Commissione dell'Assemblea Generale, quella che si occupa dei diritti umani, ha applaudito con calore dopo che il testo concordato da 87 sponsor ha ricevuto ben 99 voti a favore: 52 paesi hanno votato contro e 33 si sono astenuti al termine di un dibattito emozionante e teso, ricco di colpi di scena ma anche di soddisfazioni per la diplomazia italiana che è riuscita a tenere unita l'Europa e a costruire un vasto consenso internazionale in cinque continenti....

Commento: la comunità iraniana accoglie con tanta soddisfazione l'approvazione da parte dell'ONU della moratoria proposta dall'Italia sulla pena di morte ringraziando tutti coloro che hanno lavorato duramente per la sua approvazione tra cui gli amici di Nessuno Tocchi Caino e il nostro amico Segio D'Elia. E' un primo passo incoraggiante verso l'abolizione totale di questo barbaro atto disumano praticato quotidianamente nel mio Iran, colpito dal tumore maglina del fondamentalismo islamico khomeinista. Ieri sera alla Sky tg 24 ho espresso la nostra soddisfazione ribadendo che nel caso dell'Iran non può avere nessuna risonanza effettiva se non quello morale per la popolazione. Anche perché il regime dei mullah è basato prevalentemente sulla repressione interna di ci la "pena di morte" è il principale strumento. Basti guardare l'incremento delle esecuzioni pubbliche nelle strade di Teheran e di fronte alle telecamere stranieri. Il regime iraniano anche in occasione delle risoluzioni sulla nucleare, per bocca del loro presidente terrorista, ha considerato " carta straccia" le risoluzioni dell'ONU. Negli ultimi 25 anni, l'Assemblea Generale dell'ONU ha condannato per ben 52 volte la violazione dei diritti dell'uomo in Iran. Ma i mullah trascurando la condanna internazionale hanno proseguito la loro strada. Ma non bisogna essere anche pessimisti in questo caso. Effettivamente l'Italia attraverso questa grande vittoria ha offerto un prezioso strumento legale alla resistenza iraniana che da anni chiede a tutti i governi democratici e organismi internazionali di condannare la repressione della libertà e dei diritti dell'uomo in Iran. Bisogna ancora lavorare e farlo diventare uno strumento ancora più efficace e penetrante e su cui costruire una base di speranza per i popoli che soffrono i regimi dittatoriali.
Allora, esprimo la nostra piena soddisfazione e approvazione per quanto ha fatto e dovrà ancora faticare il governo italiano.
Non dimentichiamoci che l'Italia è uno dei primi partner economico e politico del regime iraniano che ha il primato nel numero delle esecuzioni e nel praticare gli atti terroristici in tutto il mondo. Si è una contraddizione. Da una parte portare avanti la lotta per la moratoria sulla pena di morte e dall'altra stringere le mani gondolanti si sangue degli uomini che in Iran infilano sulla testa il cappuccio e mettono il cappio al collo dei giovani e in Italia stringono sorridenti le mani di D'Alema e di Prodi.
Non bisogna essere pessimisti. A volte anche dalle contraddizioni nascono buone idee. Qui devo ringraziare la nostra amica-ministro Emma Bonino e il sottosegretario agli esteri Gianni Vernetti che con la tenacia hanno portato avanti questa umanitaria battaglia. Tanti grazie e tantissimi auguri.
Concludo ringraziando ancora una volta il governo italiano.
karimi davood, presidente associazione rifugiati politici iraniani in Italia

 
AID : AGENZIA IRAN DEMOCRATICO