lunedì 26 novembre 2007

LA CONFERENZA DI ANNAPOLIS


Notizie Ansa

Annapolis, Iran: no Arabia Saudita
Ahmadinejad chiede a re Abdullah di non partecipare(ANSA) - TEHERAN, 26 NOV - Teheran contraria alla partecipazione di Riad alla conferenza internazionale di pace di Annapolis. Il presidente Ahmadinejad lo ha dichiarato in un colloquio telefonico con re Abdullah. Intanto, oggi a Washington l'incontro tra il presidente Bush ed il premier israeliano Olmert apre l'intensa vigilia della conferenza. Quasi 50 le delegazioni che stanno convergendo a Washington da tutto il mondo per partecipare al vertice che si aprira' domani


COMMENTO:Il 27 novembre è una data storica nelle relazioni interpopolari e alleanze strategiche contro l'unico nemico della pace in medioriente: IRAN del fondamentalismo e dell'integralismo islamico.
Secondo me il regime dei mullah consapevole del fatto che è lui l'unico imputato contro la pace in questa aria del mondo ha consapevolmente rifiutato la conferenza invitando come si legge dalla notizia Ansa anche altri paesi a disertare questo storico occasione mondiale. Alla conferenza partecipano quasi 50 partner politici che discuteranno i pericoli e i mezzi che stanno minando la pace in medioriente e in particolare in Palestina e in Israele. Il curriculum dell'anno passato di Ahmadinejad non dimostra altro che l'incremento delle sue interferenze in Israele e in Palestina arrivando addirittura a chiedere l'eliminazione dell'Israele. Allora, secondo me qualsiasi verdetto e decisione che esca ada questa conferenza sarà una condanna a morte del fondamentalismo iraniano. Ormai ci sono più di un paese che sono vittime dirette delle interferenze iraniane e di conseguenza ne pagano il prezzo che è assai sanguinoso e doloroso. Basta vedere quello che succede in Iraq e in Afghanista. Basta vedere i kamikaze che si esplodono quotidianamente nelle strade irachene e afghane: é di pochi giorni fa la notizia della morte del maresciallo Paladini in un attentato kamikaze di matrice iraniano. Basta vedere le associazioni islamiche iraniane che alla luce del sole raccolgono le domane di iscrizione dei volontari perfino via internet per poi mandarli w fargli esplodere contro gli eserciti del male. Ho già espresso le mie profonde condoglianze per la morte del maresciallo Paladini. Ma mi domando bastano solamente esprimersi le condoglianze? Allora cosa bisogna fare? La strada è l'unica: lasciare libero il popolo iraniano e la sua resistenza a decidere da soli per la sorte dell'IRAN: un Iran libero e democratico.
Concludo e ribadisco che il rifiuto iraniano nasce dalla sua natura disumano e integralista. Il regime dei mullah è vivo grazie alla politica di accondiscendenza europea e anche grazie alle varie crisi e guerre internazionali e regionali in corso. Per i dirigenti iraniani, entrambe guerre americane sono state dei "doni di Allah". Nel caso Afghano gli americani hanno "eliminato" un " rivale islamico" e nel caso iracheno hanno eliminato un " avversario strategico". Tutto gratuitamente. Senza un goccio di sangue da parte iraniana. Si dice che oggi, tutto il territorio iracheno, grazie alle forze fedeli agli iraniani, tra cui " 9 Badr" e "Majlese Alaye Iracheno", viene gestito dai mullah iraniani: polizia, esercito, magistratura, parlamento, governo ecc...
Allora i miei migliori auguri alla conferenza di Annapolis.

 
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