martedì 27 novembre 2007

CONFERENZA DI PACE DI ANNAPOLIS


La conferenza di Annapolis ha una particolare pecularietà che secondo me ha una importanza molto singolare. Questa iniziativa americana precede la grande guerra americana contro il programma nucleare iraniana. L'amministrazione Bush sta cercando di creare una grande coalizione politica e militare, formata dai paesi arabi e non. Basta guardare la composizione dei partecipanti. Il regime dei mullah per primo ha capito e percepito intelligentemente il suo messaggio e di conseguenza lo ha boicottato diffondendo una lunga serie di dichiarazioni sul fallimento della conferenza e perfino ha organizzato una serie di manifestazioni con i suoi agenti e uomini di fiducia. Secondo me in questo momento qualsiasi schieramento e iniziativa pacifica significherebbe un colpo mortale sulla testa dei mullah. Se noi analizziamo attentamente le iniziative iraniane in medioriente vediamo palesemente che ovunque si vede l'impronta iraniana esiste anche il terrorismo, il sangue e la violenza. In particolare dove il terreno è fertile. Allora la domanda nasce spontanea: quali sono i terreni in cui il regime iraniano si muove agilmente e con tanta facilità? La risposta è dove esistono le tensioni sia etniche, nazionali che internazionali: Iraq, Afghanistan, Palestina, Yemen, Algeria, Egitto, Armenia, Azarbayjan eccc. Allora è naturale che il regime iraniano reagisca violentemente contro queste iniziative che mirano a pulire e rimuovere i motivi e le cause di tali tensioni. Per esempio, come, se noi pulissimo tutti i giorni un tavolo con i disinfettanti e l'alcool. Naturalmente su questa superfice non c'è più posto per i germi e i microbi. E la salute è grantito al 100%. Ecco perchè gli iraniani si sono ribellati. E' da qui si può dedure che il regime iraniano, in qualità della maggior sponsor del terrorismo e della tensione, non è, come sostiene lui e alcuni ambienti ben noti, la soluzione del problema del medioriente bensì è la causa e il problema fondamentale della crisi nell'area.
La soluzione è quella di proseguire la starda della esclusione iraniana, delle sanzioni generali da parte degli organismi internazionali e la sua rimozione per mano del popolo e della resistenza iraniana.
Il primo paso? la rimozione del nome della resistenza iraniana dalla lista nera europea e americana.
Annapolis, in bocca al lupo
karimi davood

 
AID : AGENZIA IRAN DEMOCRATICO