sabato 3 novembre 2007

MESSAGGIO DEL LEADER CARISMATICO DELLA RESISTENZA IRANIANA



Massud Rajavi, leader della resistenza iraniana, in occasione della nuova politica americana e dell'inserimento del nome del corpo della Sepah Passadaran nella lista dei terroristi, in un messaggio indirizzata alla popolazione e alla resistenza, ha paragonato questo avvenimento come un nuovo "Pearl Harbor". Vediamo il passaggio più importante del messaggio: "l'inserimento del ministero della difesa, della Sepah Passdaran, del corpo terroristico del Qods, dei dirigenti e delle banche di appoggio e finanziatori nella lista" dei proliferatori delle armi nucleari di distruzione di massa"e " del terrorismo mondiale"è un punto di inversione politico e strategico degli Stati Uniti d'America nel prendere delle distanze e nel tracciamento dei confini con il fascismo religioso che regna in Iran: con degli effetti e risultati assai superiori a quelli delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza. Si può chiamarlo un " pearl Harbor" politico nel cambiamento di rotta dell'America nella seconda guerra mondiale contro il fascismo Hitleriano."
Commento: Per quanto sia chiara il contenuto del messaggio del carismatico leader della resistenza iraniana, vorrei aggiungere solamente il fatto che se oggi siamo qui e abbiamo messo un freno all'espansionismo terroristico-islamico dei mullah, noi e l'intera regione dobbiamo un caloroso ringraziamento a LUI. A Massud Rajavi. Le linee politiche tracciate da Massud hanno garantito la sopravvivenza e la resistenza dell'opposizione iraniana. Subito dopo la caduta del governo iracheno, le forze alleate hanno sferrato una serie di attacchi militari contro le basi della resistenza iraniana. L'ordine impartito da Massud è stato fermo, intelligente e lungimirante e garantista per la stessa resistenza. L'ordine fu " non rispondere assolutamente agli attacchi militari degli americani. Il nemico non è l'America. Il nemico è il regime fascista religioso dei mullah." Questa è stata la politica adottata da Massud che dopo due settimane di duri bombardamenti ha fatto riflettere gli americani: perché non rispondono ai nostri bombardamenti? Gli americani quando ricevettero la risposta dal comandante in capo dell'Esercito di Liberazione Nazionale Iraniano, la signora MOJGAN PARSAI, hanno capito dell'errore che avevano commesso con i oro bombardamenti. La signora MOJGAN PARSAI aveva risposto così alla domanda del Comandante dell'esercito Americano: secondo noi, voi non siete il nostro nemico reale. Il nostro nemico è il regime dei mullah. Noi non siamo mai stati in guerra con voi. Noi siamo in guerra con il regime dei mullah. Ecco perché non abbiamo risposto." Questa linea di Massud ha portato il governo degli Stati Uniti 'America a d una serie di riconoscimenti verso la resistenza iraniana in particolare il campo militare Ashraf, dove 4 mila uomini e donne dell'esercito della resistenza hanno la resideneza. Successivamente le forze alleate hanno firmato diversi patti di non belligeranza e di riconoscimento dello statuto di rifugiato per i residenti del campo di Ashraf. Attualmente l campo di Ashraf funge da una diga contro il flusso del terrorismo e dell'integralismo del regime dei mullah verso il paese vicino. Grazie alle denunce della resistenza iraniana, le forze alleate sono venuti alla conoscenza della profondità delle interferenze iraniane negli affari interni dell'Iraq. Quasi un anno fa, i Mojahedin del Popolo hanno denunciato i nominativi di 32 mila iracheni che sono sulla busta paga del regime dei mullah e che attualmente lavorano e ricoprono incarichi sensibili in Iraq a partire dal parlamento, dal governo alle varie istituzioni in particolare l'esercito e la polizia.
Attualmente in Iraq è stato costruito intorno al campo di Ashraf e alla resistenza iraniana una nuova speranza irachena manifestata in una dichiarazione-appello di 5 milioni e due cento mila cittadini iracheni che hanno riconosciuto i diritti della resistenza iraniana e hanno chiesto agli organismo internazionali di intervenire a loro favore.
Massud Rajavi nel suo precedente messaggio ha detto che " in Iraq ci sono due alternative: la prima, khomeinista, formata dalle forze integraliste che vorrebbero costituire un Iraq tipo la repubblica islamica iraniana. e l'altra è l'alternativa nazionale e popolare iracheno costituito dalle forze di varie provvenienze e orientamenti politici e contrari alle interferenza iraniane negli affari interni iracheni.
Attualmente queste forze si stanno coagulando intorno alla figura di Ayad Allavi, ex premier iracheno che sta cercando di raggruppare tutte le formazioni politiche intorno all'asse degli interessi nazionali iracheni. La resistenza iraniana è assai soddisfatta da questo avvenimento e naturalmente cerca di dare il suo contributo in questa direzione. Alternativa all'attuale governo iracheno, che è fortemente coinvolto nella sconfitta politica perché molto influenzato dagli iraniani, è un governo formato dai partiti che hanno al cuore gli interessi nazionali e non interessi terroristici dei mullah iraniani. Purtroppo il governo attuale è totalmente all'ordine dei mullah iraniani.
Ma siamo su buona strada. Come ha detto Massud, il regime dei mullah ha due strade da percorrere e che entrambi lo portano direttaemnte a registrarsi nella pattumiera della storia come il più disumano regime della storia contemporanea umana.
il primo: ritirarsi dalle sue pretese atomiche auspicato anche dalla resistenza ma impossibile che lo accettino
il secondo: irrigidirsi nelle sue posizioni e accogliere i tamburi della guerra portando il paese in una guerra di cui il vero vincitore sicuramente è la popolazione. Ma in entrambi i casi tocca all'Esercito di Liberazione Nazionale Iraniana che sferrerà il colpo mortale alla testa del fascismo religioso iraniano ripristinando la libertà e la democrazia in Iran.

 
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