venerdì 1 gennaio 2010

Iraq/ Scambio prigionieri per Moore: rilasciato leader rapitori

Un'altra prova delle interferenze terroristiche del regime dei mullah nella politica irachena.



di Apcom
Capo 'Lega dei Giusti' consegnato da Usa ad autorità irachene
Roma, 31 dic. (Apcom) - Qais al Khazali, il leader della Lega dei Giusti, il gruppo responsabile del rapimento del britannico Peter Moore in Iraq, è stato trasferito dall'esercito americano alle autorità di Baghdad, dopo la liberazione del consulente informatico avvenuta ieri. "Gli Stati Uniti hanno risposto a una richiesta del governo iracheno, secondo l'accordo di sicurezza iracheno-americano e la legge in vigore, consegnando dei membri di Asaib Ahl al Haq, la Lega dei Giusti, tra cui Qais al Khazali", è stato confermato in un comunicato. In sostanza, secondo quanto si è appreso, il rilascio di Moore sarebbe avvenuto nell'ambito di uno scambio di prigionieri, non dichiarato ufficialmente, tra il governo di Baghdad e le autorità britanniche e americane. Ieri il portavoce iracheno Ali Dabbagh aveva confermato che l'esercito Usa aveva consegnato i detenuti nel quadro del rilascio di Moore. Moore, 36 anni, fu sequestrato insieme con le sue quattro guardie del corpo britanniche il 29 maggio 2007 nell'edificio che ospita il ministero delle Finanze iracheno a Baghdad. I timori per la sua incolumità erano aumentati quando alle autorità britanniche furono consegnati i corpi di tre uomini della scorta. La sorte della quarta guardia del corpo è ancora sconosciuta. Questa mattina il quotidiano britannico The Guardian ha indicato nei Guardiani della rivoluzione i veri responsabili del sequestro. Il giornale ha riferito che "alte fonti in Iraq e in Iran" avrebbero "scoperto dopo un'indagine approfondita" lunga un anno che i Guardiani della rivoluzione avevano diretto l'operazione e condotto i cinque ostaggi in Iran nelle 24 ore successive al rapimento. "E' stato un rapimento iraniano, diretto dai Guardiani della rivoluzione e condotta dalla brigata al Quds", unità d'elite iraniana incaricata delle operazioni all'estero, ha affermato al giornale un ex esponente del gruppo, che ha precisato che i cinque uomini sono stati tenuti in due diversi campi, uno dei quali conosciuto con il nome di Qasser Shiereen. (con fonte Afp)

 
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