IMPICCATI I PRIMI DUE GIOVANI DELLA PROTESTA CONTO IL REGIME DEI MULLAH
Nella foto Mohammad Ali Zamani
Nella foto: Arash Rahmani Pour
Le immagini dei due ragazzi impiccati stamattina a Teheran
In previsione di una nuova ondata di proteste popolari in occasione dell'anniversario della rivoluzione iraniana che coincide con 11 febbraio, il regime di Ahmadienjad ha iniziato ad effettuare una serie di impiccagioni dei prigionieri politici arrestati dopo le farse elezioni del 12 giugno scorso. Stamattina sono stati impiccati a Teheran Arash Rahmani Pour e Mohammad Ali Zamni. Il motivo di questa nuova e disumana campagna è quella di scoraggiare i giovani e le donne e gli uomini che si stanno preparando per scendere nuovamente in piazza contro l'intero regime islamico dei mullah.
Associazione rifugiati politici iraniani residenti in Italia condanna fermamente le esecuzioni di oggi e chiede al governo italiano, alle istituzioni democratiche e agli organismi umanitarie di condannare fermamente la nuova ondata di terrore e di repressione organizzando una serie di manifestazioni di protesta contro il regime dei mullah. Il nostro silenzio significa compartecipazione ai crimini del regime dei mullah commessi contro le donne e gli uomini che hanno deciso di scendere in piazza e di cambiare il destino del paese secondo i criteri democratici vigenti nel mondo libero di oggi. La solidarietà coi ragazzi e le ragazze è un fatto dovuto e umanitario e ha una emergenza assoluta altrimenti in un prossimo futuro saremo dei testimoni di nuovi massacri e stermini ai danni del popolo iraniano.
Davood Karimi, presidente dell'associazione rifugiati politici iraniani residenti in Italia
Reazione americana alle esecuzioni di oggi:
Iran:dura condanna della Casa Bianca
Impiccati 2 dissidenti.H.Clinton,costretti a aumentare pressioni
(ANSA) - WASHINGTON, 28 GEN - La Casa Bianca condanna le esecuzioni in Iran di due oppositori: 'Ha toccato il fondo e si isola dal mondo'. Sul nucleare l'Iran 'non ci lascia altra scelta che continuare a lavorare con i nostri partner per aumentare la pressione', dichiara Hillary Clinton. Il regime iraniano ha impiccato i primi due oppositori condannati nei processi seguiti alle manifestazioni antigovernative dei mesi scorsi. I due giustiziati riconosciuti colpevoli di essere 'nemici di Dio'.
28/1/2010
Iran,impiccati 2 uomini per scontri
Condannati a morte dopo manifestazioni
Due uomini, condannati a morte, sono stati impiccati in Iran: erano stati condannati in relazione ai disordini scoppiati dopo le elezioni presidenziali di giugno. Lo riferisce l'agenzia Isna, precisando che le due persone fanno parte delle 11 condannate a morte per gli incidenti. Le due vittime appartenevano ai Mujaheddin del Popolo (Mko) e ad una organizzazione monarchica.
Iran/ Amnesty condanna esecuzione di due oppositori del governo
Mohammad Reza Ali-Zamani e Arash Rahmanipour impiccati oggi
postato 3 ore fa da APCOM
iran: manifestazioni, 2 impiccati
Roma, 28 gen. (Apcom) - Amnesty International ha condannato l'esecuzione di due persone arrestate durante le proteste che si sono susseguite in Iran dall'indomani del contestato esito delle elezioni dello scorso anno. Mohammad Reza Ali-Zamani e Arash Rahmanipour sono stati impiccati oggi, dopo essere stati giudicati colpevoli, al termine di un processo iniquo, di "comportamento ostile a Dio" e di appartenenza all'Anjoman e-Padeshahi e-Iran (Api), un gruppo fuorilegge che chiede il ritorno della monarchia.
"Queste due esecuzioni-shock mostrano che le autorità iraniane non intendono fermarsi di fronte a nulla per stroncare le proteste pacifiche che vanno avanti dalle elezioni", ha dichiarato Hassiba Hadj Sahraoui, vicedirettrice del Programma Medio Oriente e Africa del Nord di Amnesty International. "Prima li hanno condannati dopo un processo iniquo, poi li hanno uccisi e non è neanche chiaro se effettivamente appartenessero o meno al gruppo fuorilegge, dato che le loro 'confessioni' sarebbero state esorte con la forza". Secondo le autorità iraniane, almeno altre nove persone si trovano in attesa di esecuzione dopo essere state condannate nei cosiddetti 'processi-spettacolo'.
"Temiamo che le due di oggi siano solo l'inizio di un'ondata di esecuzioni nei confronti di persone condannate a seguito di incriminazioni così vagamente formulate", ha aggiunto Hassiba Hadj Sahraoui.(segue)