martedì 12 gennaio 2010

DOVE VA IL SENATORE MARCENARO NEL MOMENTO IN CUI IL POPOLO IRANIANO GRIDA MORTE AL DITTATORE?






CONDANNIAMO FERMAMENTE IL VIAGGIO DI VERGOGNA DEL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE DIRITTI UMANI DEL SENATO IN IRAN
E' UN ERRORE STRATEGICO STRINGERE OGGI LE MANI DI COLORO CHE SONO RESPONSABILI DEL MASSACRO DEL POPOLO IRANIANO E DELLA MORTE DEI SOLDATI ITALIANI IN AFGHANSITAN
QUALE E' STATA L'ESIGENZA DI QUESTO VIAGGIO NEL MOMENTO IN CUI LE STRADE DI TEHERAN SONO DIVENTATE ROSSE DEL SANGUE DI NEDA E DI MIGLIAIA ALTRE NEDA?
CHIEDIAMO UNA UNANIME CONDANNA DEL MONDO POLITICO ITALIANO E LA DIMISSIONE DI MARCENARO DALLA PRESIDENZA DELLA COMMISSSIONE DEI DIRITTI UMANI DEL SENATO

Con alcuni giorni di ritardo sono venuto a sapere della vergognosa e inaspettata visita privata del presidente della commissione per i diritti umani del Senato della repubblica, Pietro Marcenaro in Iran.
La notizia di per se non mi ha stupito conoscendeo le simpatie del senatore per la banda di khamanei-Ahmadinejad. La cosa che mi ha colpito di più è la natura della visita privata e il momento in cui è stata effettuata in fretta e furia. Quale è stata la necessita di una visita del genere nel momento in cui all'inizio di gennaio 3 deputati italiani del PDL del parlamento europeo, in un comunicato congiunto avevano dichiarato di "non voler recare in Iran perchè il loro viaggio avrebbe offerto leggittimità e copertura a tanta violenza e repressione del regime dei mullah contro il popolo iraniano". Quale è stata la necessità di questo privato viaggio nel momento in cui gli asfalti di Teheran sono diventati rossi del sangue di Neda e di tante altre ragazze e ragazzi? Non riesco a capire come mai Marcenaro abbia visitato e incontrato due dei peggiori uomini dei servizi segreti iraniani di nome Brujerdi e Ahani, responsabili dei più feroci attentati terroristici in Europa oggi diventati due alti responsabili in campo di sicurezza del regime clericale dei mullah?. Non capisco cosa abbia detto loro e cosa abbia chiesto a loro? Il popolo iraniano è rimasto altamente grato al parlamento europeo quando ha saputo che è stato sospeso il viaggio di una sua delegazione in Iran. Non capisco perchè il senatore Marcenaro abbia scelto questo momento particolare in cui il regime ha fortemente bisogno della legittimità internazionale? Oggi, qualsiasi viaggio, privato o non viene sfruttato dagli aguzzini del popolo iraniano come un mezzo di sostentamento e di supporto internazionale e va combattuto e smascherato con tutta la forza a prescindere da chi e con quale obiettivo lo fa. Vorrei sapere anche dove era il senatore e con chi stava trattando e su che cosa e per conto di chi quando le madri dei caduti sono stati aggredite ferocemente a Teheran e malmenate e arrestate e portate in carcere di Evin dove tuttora molte di loro sono detenute nonostante le età avvanzate? Non capisco a quale titolo, il senatore della repubblica e per giunta capo di una commissione di estrema importanza, si reca in questo delicato momento in Iran incontrando le più alte autorità in campo di sicurezza e di intelligence? Quale è stato il suo messaggio? Vorrei tanto sapere se il senatore abbia mai chiesta o almeno abbia avuto un minimo coraggio di chiedere ai suoi interlocutori, responsabili anche del terrorismo iraniano, per quale reato sono stati uccisi i sei soldati italiani in Afghansitan? E quali sono state le risposte che ha avuto e per quali finalità? Non è che per caso il senatore è caduto spontaneamente nella famosa formula "80 e 20"? Per chi non consoce questa formula inventato dal gruppo di Brujerdi-Ahani & compagny( il primo è il capo della commissione sicurezza del parlamento e il secondo responsabile per l'Euorpa del ministero degli esteri), devo spiegare che il regime dei mullah per dare credibilità ai suoi referenti internazionali ha inventato questa fromula secondo cui , gli "amici" stranieri, per 80 per cento, devono criticare il regime dei mullah e per 20 per cento devono insultare e screditare la resistenza iraniana. In modo tale da fingere di essere oppositori del regime e per poter colpire l'opposizione e in particolar modo la resistenza iraniana. Una politica che il senatore Marcenaro, coscientemente o in coscientemente, mi auguro che sia valido il secondo, ha portato avanti fino ad oggi portando e dirottando acqua nel mulino del regime fondamentalista e terrorista di Ahmadinejad che all'interno del paese ha fatto diventare rosso le strade di Teheran, col sangue delle ragazze e dei ragazzi che gridano "Morte al dittatore, morte a Khamenei","viva la libertà e la democrazia", e al di fuori dell'Iran non fa altro che lanciare ingiurie e insulti e minacce per l'eliminazione dell'Israele.
A nome di Neda, simbolo della resistenza del popolo iraniano contro uno dei peggiori regimi della storia dell'umanità e a nome dell'Associazione rifugiati politici iraniani residenti in Italia esprimo il nostro sdegno e rammarico a questo inopportuno e vergognoso viaggio di soccorso ad un regime che sta barcollando, con una testa spaccata in due, sotto i colpi della protesta di milioni di donne e uomini che hanno già deciso di mandare in pattumiera della storia dell'umanità, l'intero regime dei mullah insieme a tutto "l'indotto"! Riteniamo questo viaggio un oltraggio al sangue di migliaia di persone che hanno sacrificatao la loro vita per la libertà e la democrazia in Iran e per la sicurezza mondiale di cui il regime iraniano è il pricipale fautore dell'instabilità e dell'insicurezza.
Ribadisco e chiudo la mia nota di protesta aggiungendo che non abbiamo bisogno delle interferenze del senatore Marcenaro e nemmeno del suo intervento"umanitario" che contribuiscono, senza alcun minimo dubbio, al prolungamento della maligna soppravvivenza del regime dei mullah: Il popolo iraniano sa cosa fare con questo regime , e nelle starde e nelle piazze, i suoi migliori figli, orgogliosamente stanno dimostrando che sono capaci di affrontare la situazione per ripristinare la libertà e la demcorazia. Basta che gli altri non interferiscano a favore del regime dei mullah. Il popolo iraniano non ha bisogno nè dell'intervento umanitario e nè politico dei personaggi come Marcenaro!
Alla notizia del viaggio del senatore in Iran sicuramente i caduti della resistenza italiana si saranno rivoltati, allora a nome di loro chiedo al senatore di dimettersi da questo incarico.
Chiedo a tutti i partiti e organizzazioni politiche e umanitarie di condannare fermamente il viaggio del presidente della "Commissione Diritti Umani" del Senato della repubblica scrivendo un email all'indirizzo del presidente , il senatore Schifani , e mandando anche una coppia all'irandemocratico@yahoo.it
grazie
karimi davood, presidente dell'Associazione rifugiati politici iraniani residenti in Italia

 
AID : AGENZIA IRAN DEMOCRATICO