giovedì 18 ottobre 2007

ALLARME DI BUSH: VENTI DI GUERRA



Allarme di Bush per Terza guerra mondiale con nucleare all'Iran
mercoledì, 17 ottobre 2007 10.16
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WASHINGTON (Reuters) - Il presidente americano George W. Bush ha lanciato oggi l'allarme dicendo che un Iran con a disposizione un arsenale nucleare potrebbe portare a una Terza guerra mondiale, mentre intanto la Casa Bianca cerca di rafforzare l'opposizione internazionale nei confronti di Teheran.
Bush ha parlato all'idomani della visita in Iran del presidente russo Vladimir Putin, che ha respinto le pressioni occidentali per inasprire la sua posizione sul programma nucleare iraniano e chiarito che la Russia non accetterà nessuna azione militare contro l'Iran.
Nel corso di una conferenza stampa alla Casa Bianca, Bush ha manifestato la speranza che Putin lo informi sui suoi colloqui avvenuti a Teheran e ha detto che gli chiederà di spiegare le sue recenti dichiarazioni sulle attività nucleari dell'Iran.
La scorsa settimana Putin aveva detto che la Russia "partirà dalla posizione" che Teheran non ha piani per sviluppare armi nucleari anche se condivide le preoccupazioni internazionali dicendo che i programmi nucleari iraniani "devono essere il più trasparenti possibili".
Bush, che continua a ribadire di volere una soluzione diplomatica alla vicenda iraniana, sta spingendo per una terza serie di sanzioni dell'Onu contro il Paese.
Commento: La via per la pace, secondo me, attraversa la via del riconoscimento dei diritti del popolo iraniano e della sua resistenza. Senza riconoscere questa opzione, semplice e indolore e intelligente, la guerra sarà certa e sicura e assai violenta e sanguinosa. Perché sarà una guerra meta classica e meta del tipo terroristico da parte del regime dei Mullah. Intendiamoci bene. Ormai il popolo iraniano paga quotidianamente le conseguenze devastatrici di questo regime terroristico sia in campo umano che di vita giornaliera. Basti guardare al numero delle impiccagioni di questi ultimi giorni, il tasso di disoccupazione, indice di povertà, indice di prostituzione, indice di violenza e di delinquenza, indice della precarietà sociale ed economica della popolazione, e ci si rende che conto in che inferno si trova la gente. Le conseguenze della guerra sono assai Più dannose per la comunità internazionale che per noi iraniani. Gli stessi dirigenti del regime dei mullah hanno ripetutamente dichiarato senza peli sulla lingue che risponderanno con tutta la loro potenzialità terroristica ad un eventuale azione di guerra contro il loro regime. Secondo me la soluzione va cercata all'interno del paese e all'interno della popolazione. Dal momento che il regime dei mullah è il vero problema del medioriente allora è giusto che vada cercata la sua soluzione all'interno del paese. Cioè dare la voce all'Iran democratico e libero di poter riscattare e risolvere la questione e condurre il paese verso un futuro democratico, pluralista e libero. Cioè la soluzione alla guerra è la terza via, quella presentata dalla Signora Maryam Rajavi, presidente eletta dal Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana: per rimuovere il regime terroristico dei mullah e mandare alla pattumiera della storia il fondamentalismo islamico khomeinista e allontanare per sempre il pericolo del integralismo islamico che incombe come un tumore maligno sull'umanità non è necessario fare la guerra da fuori. Basta riconoscere al popolo iraniano e alla sua resistenza organizzata il diritto e il dovere di cambiare con le loro potenzialità l'attuale situazione politica. In poche parole rovesciare il regime islamico. Senza spargimento di sangue da parte degli stranieri. Basterebbe la rimozione del nome della resistenza iraniana dalle liste nere europee e americane come il primo passo per vedere la chiara prospettiva ed efficacia di tale opzione: Terza via di Maryam Rajavi.

 
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