IRAN MADRE PATRIA DEL TERRORISMO INTERNAZIONALE
(AGI) - Gerusalemme, 14 ott. - I due soldati israeliani rapiti il 12 luglio dello scorso anno dalle milizie sciite di Hezbollah sono morti subito dopo la cattura e le salme sono stati trasferite in Iran. La notizia, smentita dall'ufficio del premier israeliano Ehud Olmert secondo quanto riportato dal sito web dell'Yedioth Ahronot, e' stata pubblicata dal quotidiano arabo stampato a Londra 'al-Sharq al-Awsat'. Secondo il giornale al momento sono in corso negoziati segrete fra Iran e Germania per la restituzione dei corpi di Eldad Regev e Ehud Goldwasser. Una fonte vicina al supremo leader spirituale iraniano, l'ayatollah Ali Khamenei, ha riferito che l'accordo viene negoziato nell'ambito di una trattativa per la liberazione di ufficiale dei servizi iraniani, Kazem Darabi, in carcere in Germania. La scorsa settimana un funzionario francese aveva raccontato a un altro giornale arabo stampato a Londra, 'al-Haiat', che gli israeliani erano convinti che i due soldati, feriti gravemente nell'attacco, non fossero piu' vivi. Le autorita' tedesche hanno confermato in passato che i loro servizi segreti si sono impegnati per negoziare il rilascio dei due militari catturati in un raid di Hezbollah in territorio israeliano in cui morirono altri 8 soldati. L'operazione fu all'origine della guerra di 34 giorni tra Israele e le milizie sciite che insaguino' il Libano meridionale fino al cessate il fuoco del 14 agosto raggiunto grazie alla risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. (AGI