LACRIME DA COCCODRILLO
Ma oggi, vorrei ricordare un altro tema che esce in questi giorni come la conseguenza di eventuali sanzioni contro il regime dei mullah. In molti ambienti politici e diplomatici vicini agli interessi del regime terroristico dei mullah, in particolare negli ambienti giornalistici che sono sotto la influenza degli iraniani, si parla spesso degli effetti delle sanzioni contro la popolazione iraniana, mettendo in guardia le conseguenze contro la popolazione. Ma la mia domanda nasce da questo argomento: è da trent'anni che noi, il popolo iraniano composto da quasi 70,000,000 di persone siamo sottoposti alle forti e violenti e disumane sanzioni di una banda dei religiosi che non ha fatto altro che spendere le risorse del paese per la costruzione della bomba atomica e per le forze terroristiche libanesi e palestinesi e di altre nazionalità, riducendoci a fame e miseria e disperazione. A tal punto che secondo i dati diffusi dallo stesso regime una grand parte della popolazione vive sotto la soglia della povertà e a volte è costretto pure a vendere i propri figli.
Vorrei sapere dove erano queste forze che oggi versano le lacrime da coccodrillo quando il popolo iraniano era e d è tuttora sottoposto alla più feroce sanzione del regime dei mullah? Perché sono stati zitti e non hanno detto niente? perché hanno stretto le mani sanguinose dei sicari dei mullah tra cui Larijani, Jalili e vari terroristi senza accennare minimamente alle condizione delle donne e degli uomini iraniani? Perchè tuttora oggi sono zitti e non parlano delle impiccagioni quotidiane che si fanno nelle strade di Teheran e di fronte alle telecamere di vari TG?
Allora vi dico, a nome del mio popolo che da trent'anni vive e lotta contro il regime terroristico dei mullah pagando anche un caro prezzo in vite umane che non abbiamo bisogno delle vostre lacrime da coccodrillo. Queste lacrime sono per la fine che farà e avrà il regime dei mullah. Ribaddisco e confermo un'altra volta che noi ( il popolo iraniano e la sua resistenza), è da anni che chiediamo forti sanzioni contro tutto il regime de mullah e allo stesso tempo il riconoscimento della resistenza come l'unico strumento capace di portare a termine un cambiamento democratico in Iran.
Ben vengano le sanzioni generali del tipo finanziario, diplomatico, militare e politico da parte della comunità internazionale e dell'ONU. E anche ben venga il riconoscimento della comunità internazionale prendendo spunto da questo coraggioso provvedimento del governo americano a favore della popolazione interna che è capace a portare forti e radicali cambiamenti in Iran. Bisogna prendere atto che per combattere il regime dei mullah esiste solo una via: lasciare il popolo iraniano ad agire con tute le sue forze e risorse. Siamo 70 milioni e possiamo affrontare una banda dei mullah e ayattolah. Il recente provvedimento restrittivo degli Stati Uniti d'America è una grande vittoria per il popolo iraniano. Allora auguri anche alla sua resistenza.
karimi davood