domenica 30 agosto 2009

UNA POESIA SCRITTA DA UN DETENUTO E DEDICATO A TUTTI I DETENUTI



Un'opera di Delara Darabi, dipinta nel carcere di Rasht pochi anni prima dell'impiccagione avenuta nel primo maggio scorso


A proposito dell'ultima campagna denigratoria del regime dei mullah contro la sua opposizione intrena e la trasmissione dei processi collettivi dei componenti dell'ala vicina a Moussavi che dimostrano quanto siano falsi i tribunali islamici e anche disumani perche tolgono al presunto imputato la capacità di diffendersi e di esprimersi liberamente, ho avuto l'occasione di trovare una poesia che è lo specchio dell'attuale situazione dei detenuti politici iraniani. La resistenza iraniana ha già condanato questa linea repressiva del regime dei mullah intrapresa contro i suoi stessi ex componenti di primo piano. Basti guardare ai nomi dei detenuti apparsi recentemente di fronte alle telecamere e in processi collettivi e ci si rende conto che il regime dei mullah sta affrontando una forte chirurgia interna, eliminando dei personaggi che per trentanni lo hanno servito in tutti i campi: terrorismo, inetrferenza nei paesi stranieri, repressione interna( personaggi come Said Hajjarian, ex fondatore dei servizi di sicurezza e del ministero dell'informazione, Behzad Nabavi, Tajzadeh, Atrianfar, Abtahi ecc...) e la bomba atomica. Secondo me questa politica di contrazione e di chiusura e di aricchimento causerà sicuramente un spargimento di sangue e di dolore. Come esattamente succede durante una operazione chirurgica. Solo che in questo caso la chirurgia è in assenza di anestesista!
Questa storia, raccontata in forma di poesia riguarda un uomo politico che avendo capito l'immediatezza del suo arresto da parte degli uomini del regime dittatoriale si raccomanda alla moglie di guardare al colore della penna, nel caso che ricevesse una sua lettera. Se scritta in blu tutto a posto invece se fosse scritta in rosso è tutta menzogna e frutto dell'uso della forza, della tortura e delle percosse.

A voi questa bellissima lettera-poesia!
ma mi scuso prima di tutto con l'autore, che non conosco, se non sono riusito a trasmettere la stessa sensazione che ci si prova quando la leggi in persiano.
a voi la traduzione in italiano
karimi davood


AL'EPOCA DI UN DITTATORE
HANNO ARRESTATO UN UOMO NELLA CITTA' DI TABRIZ
ACCUSATO DI AVER VIOLATO LA COSTITUZIONE
E, DI AVER ACCESO DELLE DISCUSSIONI POLITICHE
MA QUELL'UOMO LUNGIMIRANTE
AVEVA PRECEDENTEMENTE
MESSO D'ACCORDO CON LA MOGLIE
UN PATTO SEGRETO,
SECONDO CUI,
SE FOSSE ARRIVATO DAL CARCERE
UNA LETTERA A NOM SUA
BADA BENE A COLORE DEL TESTO:
se è scritta in penna blu
sappi che è giusto, vero e autentico
se è scritta in rosso sappi che
è frutto dell'obbligo e delle percosse

son tutte confessioni sotto la tortura
son tutte menzogne e bugie.

è passato del tempo,
un giorno,
è arrivata una lettera dall'uomo
la signora, affranta dal dolore e dalla preoccupazione
ha ricevuta la lettera
l'ha aperta e ha visto che scritta in blu!
scritta in una caliografia elegante:

Mia cara, mia amore
dimmi come stai e come vann le cose?
dimmi cara mia come ti senti e come vivi?
se vuoi saper di noi
ascoltami bene!
non ho problemi se non la tua lontananza
sto bene e anzi benissimo e colmo di gioia
sono in mezzo alle orge, bevute e feste varie
qui, noi abbiam cinema e palestra
abbiam abbondanza di cibo, dolci e frutta
picchiare con bastone, frusta e manganello
son totalmente voci, menzogne e falsità
chiunque dica che qui c'è il ploton d'esecuzione
sappi che dice una bugia con le corna!
qui non c'è posto per ansia e angoscia
qui non esiste il tavolo della tortura o di marchiatura a caldo
qui, quando mai le inquisizioni di opinione?
qui, quando mai le celle di isolamento?
qui, siamo tutti amici e compagni
qui, tutti siamo uniti come il frutto di una noce, dentro una buccia!
qui, non abbiamo assolutamente l'inquisitore
qui, non abbiamo assolutamente torture e percosse
al posto loro abbiamo la stanza del pensiero!
abbiamo metodi vergini e resuscitatori!
cara mia amore, io sto bene qui!
il passar della vita è piacevole qui!
nessuno se la prende con nessuno!
non c'è segno del dolore e della preoccupazione!
qui è tutto alla perfezione e trenta lode
Amor mio!
qui l'unica cosa che manca
è la PENNA ROSSA

 
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