martedì 19 giugno 2007

15 giugno un altro esecuzione in pubblico

Nella foto in bianco nero vediamo tre agenti iraniani che hanno aggredito e ferito i rifugiati politici iraniani a Parigi. Questo episodio è avvenuto il 17 giugno del 2007. La foto sotto dimostra un'esecuzione pubblica avvenuta il 15 giugno di quest'anno. La repressione interna e il terrorismo sono due pilastri che sostengono il regime dei mullah.



Questa foto è solamente una piccola parte della realtà iraniana e ci si convive quotidianamente nelle vie e nelle strade e di fronte agli occhi inorriditi dei bambini e delle bambine di questo paese colpito dalla più grave virus: "fondamentalismite" ovvero il virus del fondamentalismo.

Bisogna domandare a coloro che sostengono questo "mercato dell'orrore", che cosa provano se una mattina di un giorno qualsiasi si trovassero insieme al loro figlio in mezzo ad un'esecuzione pubblica? Hanno il coraggio di fermarsi e incoraggiare il figlio ad assistere a tali crudeltà? No, sono sicura che cambiano sicuramente la marcia e torneranni indietro.

Il fondamentalismo non conosce ne limiti e ne confini. Alcuni giorni fa, a Parigi, i sicari-terroristi hanno organizzato una conferenza su "come aiutare i profughi e fuoriusciti iraniani"!!!Tale conferenza fu organizzata dal ministro di informazione del regime di Teheran. Obiettivo di tali iniziative è quello di infiltrarsi tra le varie comunità e realtà iraniane, rifugiatesi all'estero, e preparare il terreno ai futuri atti terroristici contro gli attivisti della resistenza. Recentemente, il ministero dell'informazione sta organizzando, in particolare in Francia, varie campagne che sicuramente porteranno in futuro agli atti terroristici ai danni degli attivisti iraniani. Ultimamente ho rivelato in un mio articolo, un piano per esportare 100.000 uomini sotto la copertura di " esportazione delle forze di lavoro in Germania, Italia, Olanda, Belgio e Australia".

Gli uomini e gli agenti di Teheran, all'inizio dei "lavori" della conferenza hanno tolto la maschera dalle loro intenzioni reali e hanno aggredito con le armi fredde, coltelli, lacrimogeni e bastoni alcuni rifugiati che si erano presentati a questo appuntamento, riducendo alcuni in fin di vita. Grazie all'intervento tempestivo della polizia i feriti sono stati soccorsi e portati all'ospedale, annullando immediatamente la conferenza, ha arrestato molti agenti che avevano partecipato all'aggressione, tra cui un noto funzionario del ministero di Informazione di nome Hassan Sobhani.

La resistenza iraniana è da molto tempo che chiede la tutela e la sicurezza dei cittadini iraniani che sono sfuggiti dalle crudeltà. Grazie ad una politica di accondiscendenza, l'Europa sta diventando un campo di battaglia per gli agenti e i sicari iraniani. Nel marzo del 1993, i terroristi inviati da Teheran hanno ucciso con due colpi di arma da fuoco il rappresentante della resistenza iraniana a Roma Dott. Mohammad Hossein naghdi. Recentemente il tribunale penale di Roma ha riconosciuto i massimi responsabili del regime dei mullah come mandanti dell'omicidio di Naghdi.

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