venerdì 1 giugno 2007

Shirin Ebadi e la pena di morte

Il premio Nobel Shirin Ebadi chiede ed ottiene la legge del taglione per un presunto omicida
Ho appena ricevuto da Teheran, attraverso una giornalista iraniana, che la mattina di mercoledi scorso cioè due giorni fa, nel cortile del carcere di Evin è stato impiccato un detenuto di nome Mohammad Safar, accusato di aver violentato e ucciso una ragazza di nome Leila Fathi, 11 anni fa. Imputato, sempre si è dichiarato innocente. Il giudice lo ha riconosciuto colpevole dell'omicidio grazie al giuramento di 5 familiari della vittima che ognuno ha giurato 10 volte che Safar Mohammad ha "violentato e ucciso Leila Fathi". La La notizia fin qui è di routin nel regime dei mullah, ma il fatto che sorprende tutti quanti è la seguente notizia: chi è avvocato della famiglia della vittima? Il premio Nobel iraniana la signora Shirin Ebadi che attualmente in occasione dell'esecuzione del detenuto Mohammad Safar si era trasferito all'estero!!!.
La giornalista iraniana mi chiedeva "come mai una persona come premio Nobel che si dichiara contro pena di morte e per i diritti umani ha cosi tanto insistito in qualità dell'avvocato della famiglia della vittima per l'esecuzione della pena e per impiccagione di Safar Mohammad?
In attesa che ci arrivi prima possibile una smentita da parte del premier Nobel Shirin Ebadi.

karimi davood, presidente associazione rifugiati politici iraniani in Italia

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