martedì 26 giugno 2007

LA CRISI DELLA BENZINA E LE PROTESTE POPOLARI




NELLA FOTO PUBBLICATA DALL'AGENZIA UFFICIALE MEHR SI VEDONO CHIARAMENTE I SEGNI DELLA RABBIA POPOLARE NEI CONFRONTI DEL REGIME DEI MULAH: SONO MOLTE LE STAZIONI DI SERVIZIO DATE AL FUOCO DALLA GENTE INFURIATA DALLA "COUPONIZZAZIONE" DELLA BENZINA




E' da ieri sera che molte città iraniane hanno appiccato il fuoco alle basi del regime iraniano. I giovani si sono scesi in piazza per protestare contro la razionalizzazione della benzina. Secondo i giovani protestanti, un paese come Iran che giace sull'oro nero, non può soffrire la mancanza di benzina a meno che dietro tale provvedimento non ci sia una strategia particolare dei mullah onde giustificare il programma atomico iraniano. Il regime dei mullah secondo la mia opinione sta strumentalizzando tale fatto solo ed esclusivamente ai fini militari. Sta portando avanti una politica secondo cui bisogna dimostrare al mondo che in Iran esiste veramente un problema energetico tenendo cono di una popolazione di 70.000.000. I mullah vogliono dimostrare che le risorse energetiche classiche non rispondono Più alle esigenze essenziali del paese. E pertanto è necessario allargare il campo della ricerca e del ricava mento energetico. E dal momento che il loro programma atomico è totalmente finalizzato alla costruzione della bomba atomica, necessario alla realizzazione dell'impero islamico, allora bisogna sfruttare tutti i mezzi a disposizione per portare avanti e giustificare le ricerche atomiche in corso compreso l'arricchimento dell'Uranio. Recentemente il ministro dell'Interno, ha detto che Iran ha già immagazzinato 100 kili di urani arricchito. Il rischio di tale provvedimento è talmene alto che il regime dei mulla l'ha accettato solamente perché è n diretto relazione con la strategia atomica militare altrimenti sarebbe un'azione folle e suicida provocarla in una situazione in cui il regime avrebbe dovuto evitare le provocazioni popolari. Dal momento che lo scopo è strategico ed è in collegamento diretto con la sorte del regime, noi osservatori stranieri dobbiamo tener alta la guardia e scendere in campo in sostegno di coloro che coraggiosamente hanno iniziato le loro proteste fin da ieri sera dando fuoco a molte stazioni di rifornimento carburante. E' già iniziata una calda estate per il regime dei mullah e una finestra pur piccola sulle speranze della popolazione iraniana. Si dice sempre che mai giocare con il fuoco in particolare se il fuoco proviene dalla benzina. Siamo sempre a fianco di coloro che combattono eroicamente per la libertà e la democrazia in Iran.

 
AID : AGENZIA IRAN DEMOCRATICO