venerdì 28 settembre 2007

Esclusivo: scoperto un nuovo e segretissimo sito nucleare iraniano




Scritto da Watch International Team
Secondoprotocollo.org
venerdì 28 settembre 2007
Con una conferenza stampa tenutasi ieri a Parigi e della quale avevamo dato notizia nella giornata di mercoledì attraverso un comunicato stampa, il Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana (CNRI) per bocca del suo presidente del comitato per la pace, Mehdi Abrishamchi, ha rivelato al mondo l’esistenza di un nuovo importantissimo sito nucleare iraniano, tenuto segreto persino all’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica(AIEA).

Il sito segreto si trova cinque chilometri a sud di Natanz vicino ad un piccolo villaggio denominato Abbas-Abad. Posizionato sotto la montagna chiamata Siah Kooh, circondata dalla catena montuosa di Karkas (Vulcher), si trova quindi in una posizione impossibile da attaccare sia da terra che dal cielo. Esso include una vastissima zona sotterranea nella quale sono stati costruiti due trafori paralleli di grandi dimensioni che collegano il sito con quello di Natanz. L’entrata dei trafori è larga sei metri.

Il sito è stato progettato due anni fa dalla sezione di ingegneria del Ministero della Difesa iraniano denominata Khatam-ol-Anbia, in pratica l’apparato di ingegneria del Corpo delle Guardie della Rivoluzione (IRGC) che ha poi iniziato segretamente la costruzione del sito nel 2006. Per garantire la veloce costruzione del nuovo sito, alti funzionari MOD (il Ministero della Difesa) si recano periodicamente a controllare i lavori, addirittura ogni due settimane il Gen. Sadrollah Pour-Barat, direttore della sezione di ingegneria del Ministero della Difesa, si reca personalmente a controllare l’avanzamento dei lavori. Il Ministero della Difesa ha affidato la responsabilità della costruzione del nuovo sito a Khatam-ol-Anbia, uomo di fiducia del presidente Ahmadinejad.

Questo sito, posto direttamente sotto il controllo del Ministero della Difesa, dimostra come il programma nucleare iraniano non sia affatto un programma civile, ma che punta direttamente alla dotazione di armamenti nucleari. A questo punto anche le parole pronunciate dal Gen. Mohammad Ali Jafari durante la parata militare di pochi giorni fa, assumono ben altra valenza. Il Gen. Jafari disse infatti che l’Iran era in possesso di tecnologia militare in grado di colpire ovunque e chiunque in qualsiasi parte del continente asiatico.

Nulla è trapelato per il momento dall’AIEA che da anni controlla il programma nucleare iraniano ma che non era stata in grado di scovare due dei principali siti, quelli di Arak e di Natanz, che solo grazie alle rivelazioni della Resistenza Iraniana si è potuto scoprire. Di certo questa è l’ennesima dimostrazione che il regime dei Mullah prende in giro sia l’AIEA che il mondo e che punta ad avere l’arma nucleare.

Le rivelazioni della Resistenza Iraniana, costate il sacrificio di molte persone, sono sempre state precise e verificate e anche in questo caso dimostrano l’inefficienza dei controlli dell’AIEA e la malafede del presidente Ahmadinejad che continua ad asserire che l’Iran non intende dotarsi di armi nucleari.

Questa nuova scoperta della Resistenza Iraniana apre nuovi scenari anche perché il sospetto è che il nuovo sito sia la parte finale del programma nucleare iraniano, quello cioè dedicato all’assemblaggio vero e proprio del futuro arsenale atomico iraniano. Ora aspettiamo di vedere come reagirà il regime ad un inevitabile controllo urgente dell’AIEA, anche se noi crediamo che non sarà mai concesso agli ispettori il permesso di entrare in questo nuovo sito.

Watch International Team

 
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