Nuova iniziativa di Gianluca Borghi e Paolo Nanni
Emilia-Romagna, data 29.09.2007, orario 07:52.
COOPERAZIONE - Mozione a favore dei diritti umani in Iran
BOLOGNA - E' firmata da Gianluca Borghi (ecodem) e Paolo Nanni (idv) una mozione, da sottoporre al vaglio dell'aula, nella quale si impegna la Giunta regionale ad intervenire presso il Governo per sollecitarlo ad adoperarsi affinchè sia dato ampio risalto informativo presso l'opinione pubblica alla questione iraniana e a chiedere al Governo iraniano che sia fatta luce sugli arresti indiscriminati e sulle esecuzioni sommarie delle ultime settimane. Nel documento si chiede anche che il Governo attivi tutte le nostre rappresentanze diplomatiche, affinchè sia posta con forza al Governo iraniano la questione del rispetto della vita umana e dei più elementari diritti sociali e civili, per ridare dignità alla vita quotidiana e alle scelte personali della popolazione iraniana.
In Iran, rilevano i firmatari della mozione, sono sempre più numerosi gli arresti indiscriminati di giovani, musicisti, presunti omosessuali e donne con l'accusa di non meglio identificati 'crimini sessuali', che si traducono spesso in condanne sommarie all'impiccagione o alla lapidazione. Alle venti persone arrestate nelle scorse settimane e già giustiziate, sei delle quali presunti omosessuali ma accusati di violenza su minori e su donne, si aggiunge un numero imprecisato di donne, giovani, uomini, musicisti, intellettuali, parrucchieri e, più in generale, di tutti coloro che trasgrediscono la 'nuova morale estetica' voluta dal regime iraniano.
Il ferreo controllo del regime di Teheran, proseguono i consiglieri, messo in atto per impedire di fatto che si sappia quello che sta accadendo, non riesce ad impedire che singole associazioni in esilio vengano messe al corrente della situazione e riportino all'attenzione dell'opinione pubblica internazionale le drammatiche notizie delle numerose condanne a morte eseguite o decretate. In questa direzione si è mossa anche l'associazione Lamanicatagliata, che ha lanciato nei giorni scorsi un appello nel quale si sottolinea, fra l'altro, la gravità della situazione, la necessità di arrivare al più presto ad una reale comprensione da parte del mondo occidentale della portata del fenomeno e la necessità di porre al centro dell'attenzione nazionale il dramma del popolo iraniano.