mercoledì 30 gennaio 2008

NEL FAMIGERATO CARCERE DI EVIN IMPICCATI 5 UOMINI ALL'ALBA DI OGGI


10 IMPICCAGIONI NELL'ARCO DI DUE GIORNI


Alle prime luci di stamattina, il regime dei mullah ha consegnato nelle mani del boia 5 uomini acusati di "omicidio". La notizia è stata diffusa dall'agenzia Isna iraniana.
Secondo un comunicato diffuso ieri dalle associazioni umanitarie iraniane, i responsabili della giustizia di Teheran avevano trasferito 28 detenuti nel braccio della morte del famigerato carcere di Evin.
LìIran usa la pena di morte come un mezzo deterrente finalizzato a evitare le manifestazioni e i dissensi popolari. In poche parole usa la pena di morte per fomentare il terrore tra la popolazione con finalità di garantirsi la soppravvivenza.
Dopo la mortaroia approvata dall'Onu, l'Iran ha intensificato il numero delle impiccagioni sia pubbliche che segrete come una risposta alle richieste della comunità internazionale.
La resistenza iraniana ha sempre sostenuto che, se il regime dei mullah smettesse di usare la pena di morte e la repressione, la poplazione lo spazzerebbe in pochi giorni. La repressione è uno dei più importanti pilastri su cui regge il regime fascist-religioso dei mullah.

 
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