lunedì 12 maggio 2008

GUERRA DEL LIBANO, UN MALE INTERNO O LUNGUS MANUS DEI MULLAH IRANIANI?


Nella foto Fouad Siniore, premier libanese

In questi giorni la guerra in Libano ha occupato sia la mente che le prime pagine dei giornali di tutto il mondo. Ci sono molte domande circa lo scoppio improvviso della guerra. Ci sono molte ragioni di cui una in particolare deve attirare l'attenzione dell'opinione pubblica. Molti colleghi mi chiedono perché di questa ennesima guerra? Perché non si riesce a eleggere un nuovo presidente della repubblica? E molte altre domande che cercherò di dare una risposta collettiva indicando la fonte del male che ha colpito gravemente la società libanese. Il scenario di oggi è molto preoccupante. Si prelude ad una Più ampia guerra che sfiori i confini libanesi. Non è casuale lo spostamento di grandi navi da guerra verso le acque libanesi. Il rischio dell'estensione delle guerra è altissima. Nell'altra versante del medi oriente la situazione è idem. Oramai tutta la regione soffre di un unico tumore che si chiama il " fondamentalismo islamico khomeinista". La fonte di tutta questa crisi è Teheran e Il Velayate Faghih di Khamenei. La guerra del Libano è un contrattacco militare ad un attacco politico della comunità internazionale contro i piani atomici militari iraniani. E' da tempo che si gira nell'aria la voce di un imminente attacco americ-israeliano contro le basi e i siti atomici e militari dei Passdaran. A causa della politica bellica-atomica dei mullah avremo un estate assai caldo e bollente. La comunità internazionale non può e non deve accettare un Iran atomico e per cui andiamo verso uno scontro militare finalizzato a distruggere la capacità militare e la tecnologia atomica di Teheran. Il regime dei mullah oramai con l'elezione di Ahmadinejad ha dichiarato la guerra sia al popolo iraniano che alla comunità internazionale.

Proprio nella scorsa settimana, i mullah iraniani hanno subito un duro colpo da parte della Corte di Appello di Londra che ha scagionato definitivamente la resistenza iraniana e in particolar modo I mojahedin del Popolo dall'accusa del terrorismo ordinando al governo del Regno Unito di rimuovere immediatamente il loro nome dalla lista nera europea. E' stata una grande conquista e vittoria dopo 7 anni di duro lavoro politico-diplomatico e giuridico. Alla fina la ragione ha prevalso sul realpolitik grazie al giudizio imparziale dei giudici inglesi che hanno votato, in un contenzioso tra un'organizzazione straniera e il governo britannico, contro il loro governo, dimostrando la loro professionalità e umanità. Tale sentenza ha una grande importanza per noi, per il popolo iraniano. Ha tolto definitivamente la base di un fasullo palazzo accusatorio che paralizzava l'intera macchina della resistenza iraniana. Adesso, grazie ai giudici della Corte d'Appello di Londra la resistenza iraniana potrà partire con p vigore e p determinazione verso la sua meta che è quello di liberare la popolazione iraniana dalle catene dei mullah e togliere chirurgicamente questo tumore dal medi oriente liberando tutta la regione da una costante tensione e paura che fin dal 79 ha mietuto solamente vittime e vittime con delle proporzione catastrofiche.

Non bisogna rassegnarsi a questi ricatti dei mullah. Bisogna raccogliersi attorno al popolo libanese e a quello iraniano per combattere un unico nemico che colpisce temporaneamente tutti i popoli della regione: palestinese, israeliano, libanese, iraniano ecc...

Ribadisco che il nemico è uno solo. In questa regione finché esiste il regime dei mullah non vedremo mai e mai la pace e la stabilità. E' un regime che vive grazie alla tensione e alle crisi e le guerre. Vorrei ricordare che non è un male incurabile. la cura esiste. Ha un nome e un cognome. E' un siero specifico con effetti immediati. Basta toglierla dalla gravissima accusa terroristica e lasciagli le mani libere di agire. Non ha complicazioni. Non comporta rischi alla società odierna. Ha solo benefici e benefici. Il primo? Regnerà sul medi oriente una calma e tranquillità eterna. Gli israeliani e i palestinesi torneranno sui loro passi di negoziato e parleranno senza ne Ghassam e ne carri armati. Qualsiasi cambiamento a Teheran comporta un effetto immediato in tutta la regione. L'avvenuta del regime di Khomeini è la dimostrazione di ciò che affermo.

Bisogna raccogliersi attorno alla resistenza iraniana e al suo popolo per sradicare definitivamente il tumore del fondamentalismo islamico.

Il scenario di oggi in Libano è la pura volontà e la regia dei mullah iraniani. E' una dichiarazione di guerra contro una guerra non ancora iniziata dalla comunità internazionale contro i siti e i centri di arricchimento dell'uranio dei mullah.

Bisogna dimostrare tre elementi essenziali per combattere questo male del terzo millennio: prontezza, fermezza e determinazione. Altrimenti il tumore invade anche la vostra casa come oramai è successo da molto tempo di cui i segnali sono molto evidenti. La recente dimostrazione di protesta a Torino e le bandiere bruciate sono segni tangibili di una forte infiltrazione del regime dei mullah tra le forze politiche italiane.

karimi davood.

 
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