martedì 27 maggio 2008

IRAN CHIEDE ALL'ITALIA IL SILENZIO!

la notizia e il commento:

2008-05-26 21:52
NUCLEARE: IRAN CONDANNA L'AMICA ITALIA, POSIZIONI ILLOGICHE
di Alberto Zanconato TEHERAN - L'Iran è tornato a criticare la linea di fermezza, favorevole alle sanzioni contro il programma nucleare della Repubblica islamica, espressa dal ministro degli Esteri Franco Frattini. "Alcuni Paesi europei mostrano reazioni negative e illogiche", ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Mohammad Ali Hosseini. "Ci aspettiamo reazioni logiche dai Paesi europei, e specialmente da Paesi amici come l'Italia", ha aggiunto Hosseini...
Commento: Il regime iraniano non ha ancora capito che in Italia il governo è stato cambiato e non c'è più il governo del centro sinistra. Il nuovo governo è gestito dal presidente Berlusconi di cui il suo ministro degli estero On. Franco Frattini ha preso una dura posizione contro il progetto atomico militare esprimendosi per un 'asprimento delle sanzioni contro il regime dei mullah.
Subito dopo la diffusione delle dichiarazione del ministro degli esteri italiano ho espresso la nostra piena soddisfazione chiedendo di affiancare le sanzioni del Consiglio di Sicurezza dell'ONU con un fermo e deciso sostegno al popolo iraniano e alla sua resistenza iraniana. Nei miei precedenti articoli sempre ho sostenuto che contro le ambizioni atomiche dei mullah iraniani non bastano solamente le sanzioni. Si le sanzioni sono buone e giuste e sostenute dal popolo iraniano. Ma devono essere accompagnati anche da un sostegno politico alla popolazione e alla sua resistenza. Bisogna sapere quali sono gli obiettivi delle sanzioni? Se l'obiettivo è chiaro allora automaticamente ci si arriva al mio discorso. Le sanzioni da soli non conducono al obiettivo desiderato. Possono rallentare i progetti dei mullah ma non possono fermarli. In ogni caso anche gli stessi dirigenti dei mullah hanno dichiarato che vanno avanti lo stesso. La stessa relazione dell'Agenzia per l'Energia Atomica dell'ONU ha rivelato che nonostante le tre risoluzioni e le sanzioni il regime iraniano ha ammodernato e installato nuove centrifughe dell'ultima generazione capaci di arricchire l'uranio con più facilita e velocità. La domanda è questo? perche tanta fretta e tanti rischi da parte dei mullah? Vale la pena di rischiare una forte e devastatrice guerra solo per arrivare alla energia nucleare pacifica? la risposta è no. assolutamente no. l'obiettivo è un'altra cosa . l'obiettivo è arrivare alla bomba atomica e nulla di meno. La bomba atomica è "la garanzia per la sopravvivenza della repubblica islamica iraniana". Ecco perché il regime è disposto ad arrivare anche ad una guerra senza prospettive buone con la comunità internazionale. Ma dal momento che il regime si trova in un vicolo cieco non ha altre alternative e deve seguire questo unico binario con un treno" senza freni e senza marcia indietro". lo ha sostenuto lo stesso presidente passdar Ahmadienjad.
Ancora una volta ringrazio il governo italiano per le sue posizioni e esprimo la gratitudine della comunità iraniana per tali posizioni e chiedo di andare oltre e prendere la coraggiosa iniziativa a favore della popolazione iraniana lanciare la campagna per la rimozione del nome della resistenza iraniana come ha chiesto la Corte d'Appello di Londra il 7 maggio .
Il sostegno alla popolazione iraniana+ le dure sanzioni= alla vittoria sul fondamentalismo islamico iraniano che è la vera e reale minaccia del terzo millennio.
Alla fine mi auguro che il governo italiano rifiuti di incontrare a Roma durante i lavori della FAO che cominciano il 3 giugno e addirittura negi l'ingresso in Italia del presidente passdar Ahmadinejad che è il vero carnefice, sia del popolo iraniano che dei soldati italiani caduti in Iraq.
karimi davood, analista politico

 
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