martedì 20 maggio 2008

I dirigenti Bahaii arrestati giovedi scorso con l'accusa di "sovversione contro la sicurezza del paese"


Alcune giorni fa esattamente venerdì passato ho lanciato un appello a favore di 7 dirigenti della comunità Bahaii iraniana arrestati il giorno prima durante una blitz mattutina a Teheran. Fino a ieri non si sapeva nulla della loro sorte ma la comunità Bahaii già preoccupato della loro sorte aveva lanciato un appello internazionale per chieder un intervento della comunità internazionale loro favore. Nei casi precedenti, molti dirigenti arrestati sono stati uccisi sotto la tortura dopo mesi di detenzioni e processi sommari, con la stessa accusa di sovversione contro la sicurezza nazionale. Anche oggi l'accusa è la stessa. Se la comunità internazionale non si muove sicuramente gli arrestati faranno la fine dei loro predecessori. Va ricordato che il regime dei mullah vive in una fase assai molto delicato. Da una parte vive in una profonda crisi interna al suo regime e una assai Più pericolosa questione interna del tipo sociale con una lunga serie di manifestazione e di scioperi della popolazione che in alcune casi si sfociano in duri scontri con le forze dell'ordine. Qualche giorno fa, in uno scontro tra i manifestanti e le forze dell'ordine in una città Kurda di nome Ivan, sono stati uccisi 3 ragazzini 13 anni e un bambino di appena 5 anni. E dall'altra parte esiste una forte preoccupazione del regime per quanto riguarda la sorte del suo progetto atomico e il comportamento della comunità internazionale nei confronti di questa strategico progetto militare chiamato dallo stesso Khomeini "la garanzia per la salvaguardia della repubblica islamica". Naturalmente la presenza americana a due passi dai confini non lascia indifferente i mullah che con la loro interferenza terroristica in Iraq e in Afghanistan cercano in ogni modo di creare una situazione difficile da gestire sia politicamente che militarmente, finalizzato a costringere gli occupanti di abbandonare il paese. Ecco perchè quando si trova in difficolta allora si riccorre negli atti di violenza e di repressione contro le etnie religiose in particolare contro i bahaii.
La mia associaizione di nuovo rinnova il suo appello a favore dei dirigenti Bahaii chiedendo l'intervento di tutte le forze politiche italiane in particolare gli organismi umanitari per l'immediata liberazione di tutti i detenuti politici in particolare questi 7 dirigenti Bahaii.
Non bisogna dimenticare che il portavoce del governo del passdar Ahmadinejad, Gholamhossein Elham ieri ha formulato la loro accusa: "attività sovevrsive contro la sicurezza nazionale". Il che significa già la" condanna a morte".
karimi davood

 
AID : AGENZIA IRAN DEMOCRATICO