giovedì 8 maggio 2008

LA GRANDE VITTORIA DEL POPOLO IRANIANO A LONDRA


Nella foto: la presidente Maryam Rajavi durante i festeggiamenti

La sentenza della Corte di Appello di Londra contro il ricorso del ministero degli interni britannico è il segno dell'indipendenza e di una viva coscienza della giustizia in Europa. E' la più grande conquista della resistenza iraniana, arrivata dopo una lunghissima serie di iniziative giuridiche intraprese dai Mojahedin del Popolo in vari paesi europei tra cui l'Italia. E' stata una conquista non facile perché la controparte aveva tutti i mezzi, politici e diplomatici, economici, terroristici meno che quello giuridico. Il regime dei mullah ha usato pienamente tutti questi strumenti pur mantenere ancora il nome della resistenza iraniana nella lista nera europea. Ha praticato enormi pressioni sui governi europei per cambiare il senso della giustizia inglese. In preparazione a tutto ciò ha perfino preparato e organizzato l'attentato alla moschea di Shiraz in cui sono morti decine di giovani. Per confermare e dimostrare la mia tesi vi riferisco l'ultima notizia arrivata da Teheran: Ieri, all'aeroporto di Shiraz, il ministro dell'Informazione il mullah Mohsen Ajei, circondato dai giornalisti ha detto che "l'esplosione alla moschea di Shiraz è stato un atto terroristico". Ha poi aggiunto che "le forze di sicurezza hanno arrestato 5 persone che hanno partecipato all'attentato e all'ultimo momento hanno anche fermato il capo del gruppo che stava per uscire dal paese e che teneva i rapporti con alcuni paesi stranieri tra cui Inghilterra e l'America". Basta fare un piccolo sforzo e si capisce il rapporto tra l'esplosione alla moschea e la sentenza di Londra. Subito dopo l'esplosione di Shiraz tutti i dirigenti iraniani hanno dato la colpa ad alcune "munizioni rimasti sul loco dopo la fine di un esposizione sulle munizioni belliche rimaste dalla santa difesa(la guerra Iran-Iraq)." Ma oggi, subito dopo la storica sentenza di Londra, il più feroce ministro del governo del passdar terrorista Ahmadinejad esce dalla sua tana e dichiara" sì è stato un atto terroristico e arrestati gli autori". Vedrete fra un paio di giorni, il ministro Ajei porterà di fronte alle telecamere iraniane alcune persone distrutte e torturate e costrette a confessare che hanno portato a termine questo attentato per conto degli americani e inghlesi e gli oppositori. Naturalmente diretto riferimento ai Mojahedin del Popolo, protagonista principale della contenziosa apertasi tra il regime iraniano e la comunità giuridica europea.
E' già iniziato il conto alla rovescia. La campana della fine del regime dei mullah oramai ha cominciato a suonare.
I nostri migliori auguri e congratulazioni al presidente Maryam Rajavi, senza la tenacia della quale non avremmo potuto festeggiare questa grande e storica vittoria che sicuramente salverà molte vite umane.
karimi davood, presidente associazione rifugiati politici iraniani e analista politico

 
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