APPELLO URGENTE: CONTINUANO GLI SCONTRI E LE MANIFESTAZIONI A TEHERAN E IN ALTRE CITTA' IRANIANE. LA RIVOLTA VA AVANTI
secondo le informazioni e le testimonianze raggiunte da Teheran e da altre città iraniane la rivolta va avanti e continuano gli scontri tra i manifestanti e le forze di sicurezza e i Basiji. Le carceri iraniane sono stracolme di prigionieri e di detenuti sottoposte alle piu' brutali sevizie e torture. il caso della ragazza di Teheran di nome Taraneh Moussavi e diventata emblematico. Taraneh fu arrestata a Teheran durante una pacifica manifestazione di protesta e portata nel carecre di Evin dove sottoposta alla violenza sessuale di gruppo e successivamente e dopo alcuni giorni abbandonato il suo corpo lacerati e semicarbonizzato in periferia di Teheran. Lo stesso comportamente è riservato, secondo le informazioni che mi giungono dalle fonti attendibili della resistenza iraniana, anche nei confronti dei ragazzi che vengono violentati in gruppo. Oltre alle torture fisiche e pressioni psicologiche il regime dei mullah usa anche gli affetti dei detenuti toccando pure i genitori e i figli e i parenti stretti. Secondo i miei dati, attualmente nelle carceri di Teheran si trovano almeno 10000 ragazze e ragazzi sottoposti ai piu disumani trattamenti.
Associazione rifugiati politici iraniani residenti in Italia lancia un doloroso appello a favore dei detenuti e si rivolge agli organizmi internazionali competenti quale ONU e Amnesty International e in particolare al governo italiano nonchè al Parlamento e al Senato della republica per prendere una forte posizione contro la politica repressiva del regime dei mullah mobilitando gli organismi competenti per inviare una commissione di indagine per verificare quanto succede nelle carceri iraniane. Bisogna ricordare che teheran ha arrestato numerosi avvocati quali Shadi Sadr, Dadkhah che in qualche modo difendevano i detenuti politici e non.
La nostra richiesta agli organismi competenti si formula in questi termini:
-condannare l'uso della violenza e della tortura contro i prigionieri politici
-inviare una commissione di indagine per verificare le condizioni in cui si trovani i detenuti
-chiedere ai governi europei di condannare la repressione e di condizionare qualsiasi rapporto con Teheran alla liberazione dei detenuti a al miglioramentoe rispetto dei regolamenti internazionali previsti dalla Carta dell'ONU riguardo ai detenuti politici
-l'adozione delle severe sanzioni nel caso che il regime dei mullah rigettasse le richieste internazionali
-lo svolgimento di un referndum popolare sotto l'egido dell'ONU
- riconoscere il diritto del popolo iraniano per un cambio democratico del quadro politico attuale
-l'accoglienza, presso le ambasciate stranieri accreditate a Teheran dei ragazzi e delle ragazze che sfuggono agli arresti di massa come ha fatto dignitosamente Italia per cui noi iraniani residenti in questo paese siamo molto fieri ringraziamo di cuore il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e il suo ministro degli esteri Franco Frattini e ambasciatore a Teheran.