G8 E LE RICHIESTE DEL POPOLO IRANIANO IN RIVOLTA
Alla vigilia del G8 dell'Aquila ribadisco ancora una volta le nostre legittime richieste alla comunità internazionale. Va punito seriamente chi ha reprersso in sangue la grande rivolta della popolazione e non va invitato e incoraggiato sulla via del dialogo. Dialogo per che cosa? Per adomesticarlo? 20 anni dispersi e spesi inutilmente e senza nessun risultato. In poche parole la "vipera non ha partorito il colombo"! La parte che ha più giovato e ingrossato dai vari tipi dei dialoghi è stato il regime fondamentalista e terrorista dei mullah. Grazie alla politica di accondiscendenza ha avuto innumerevoli occasioni per imbrogliare la comunità internazionale acquisendo tempo gratuito per portare avanti la costruzione della bomba atomica. Allora è legittimo chiedere alla comuntà internazionale e alla G8 di ascoltare per la prima volta anche la voce di chi ha denunciato a spese della vita sua e dei suoi componenti, il famigerato progetto della bomba atomica e dei piani terroristici del regime dei mullah in tutto il mondo e in particolare in medioriente: Iraq e in Afghanistan dove sono stati uccisi con le bombe iraniane migliaia di soldati della coalizione compresi i soldati di Nassiriah.
Le nostre richieste sono:
1- non riconoscere assolutamente il secondo mandato di Ahmadinejad. Riconoscerlo sarebbe un grande errore e segno di debolezza. Negare il riconoscimento è una grande risposta contro la violenza applicata ai danni della popolazione iraniana. Basta guardare negli occhi di Neda per capire quanta importanza ha questa politica per incoraggiamento della popolazione nel continuare la loro lotta per la libertà e la democrazia in Iran. La riconferma di Ahmadinejad una altra dichiarazione di guerra da parte di Khamenei al mondo e al popolo iraniano .
2_ adottare severi e generali sanzioni contro il regime dei mullah in tutti i settori
3_ vietare le visite e i viaggi dei dirigenti del regime dei mullah in tutto il mondo
4_ spiccare un mandato internazionale di cattura, da parte del tribunale dell'Aja, contro Ahmadinejad e Khamenei e tutti i responsabili della repressione e del terrorismo per i crimini commessi contro l'umanità
5_ riconoscere al popolo iraniano il diritto di cambiare democraticamente l'intero quadro politico sostituendolo con un governo laico, democratico e pluralista: terza via rappresentata dal presidente della resistenza iraniana Maryam Rajavi
Karimi Davood, presidente dell'Associazione rifugiati politici iraniani in Italia