ESPOSTI I CORPI DI UN CENTINAIA DI PERSONE IN UN CENTRO REFRIGERATO
nella foto Sohrab Arabi, ucciso sotto la tortura
Subito dopo l'inizio delle manifestazioni post-elettorali e gli scontri avvenuti tra i manifestanti e le forze di sicurezza avevo denunciato la politica di sparizione dei corpi dei manifestanti uccisi durante gli scontri. Secondo quelle informazioni pervenutemi dall'Iran, il regime dei mullah nascondeva i corpi dei ragazzi uccisi durante gli scontri e non comunicava alle famiglia la morte dei propri cari. In tal maniera i familiari non avendo informazioni concrete sui loro cari si recavano presso gli ospedali, camere mortuarie, medicine legali e le carceri in cerca dei loro cari. L'esempio evidente di tale politica è stato il caso di Sohrab Arabi di cui il corpo è stato consegnato alla madre dopo 26 giorni dalla morte. Secondo le attendibili informazioni, ai familiari delle persone scomparse hanno comunicato di recarsi presso un centro refrigerato nel sud di Teheran per identificare i loro cari. Ai familiari hanno fatto vedere 50 foto scattate dalle persone uccise durante gli scontri post-elettorali. Le intenzioni del regime erano mirate ad evitare funerali di massa delle vittime che avrebbero potuto dare l'occasione ad ulteriori disordini e scontri.
La madre di Sohrab Arabi durante i funerali del figlio, avvenuto ieri nel cimitero Beheshte Zahra di Teheran, gridando diceva:" per 26 giorni mi hanno preso in giro e mi mandavano da un carcere ad un altro e non mi dicevano cosa hanno fatto al mio figlio". Sohrab Arabi aveva soli 19 anni. Secondo alcuni testimoni è stato ucciso sotto la tortura ma il regime sostiene che "è stato colpito al cuore con una pallottola".
karimi davood