IL MINISTRO RONCHI E LA SOLIDARIETA' CON IL POPOLO IRANIANO
A nome di Neda e dei suoi occhi che guardavano le vive coscienze del mondo chiedendo la loro attenzione verso tutto ciò che avviene nell'Iran, devo ringraziare il nostro ministro Ronchi per la sua sensibilità umana e politica dimostratasi in occasione della grande rivolta del popolo iraniano. Finchè ci sono queste vive coscienze, a prescindere dal colore politico, noi ribadiamo a gran voce che il popolo iraniano chiede solamente e solamente la solidarietà e la vicinanza con la causa della libertà e della democrazia in Iran. Ammiro la disponibilità del ministro Ronchi e chiedo a tutti i politici italiani di prenderne esempio e seguirne le orme. Il popolo iraniano e Neda sono orgogliosi di questi uomini che superano il muro dell'omertà e del realpolitik e si precipitano a soccorrere le loro sorelle e i loro fratelli.
Grazie caro ministro Ronchi.
Karimi Davood, presidente dell'associazione rifugiati politici iraniani residenti in Italia
Apc-Iran/ Ronchi: L'Unione Europea esca dal limbo
Non si volti la faccia davanti a violenze per interessi economici
Roma, 7 lug. (Apcom) - "Le immagini trasmesse dai telegiornali o
viste via Internet ci permettono di partecipare quasi in tempo
reale al dramma che sta vivendo il popolo iraniano. Immagini che
ci presentano il volto crudele di un regime che, di fronte a una
richiesta di verifica dei risultati elettorali, risponde con una
repressione di sconvolgente violenza". E' quanto scrive oggi il
Ministro per le Politiche Europee, Andrea Ronchi, nell'editoriale
pubblicato sul sito del Dipartimento Politiche Comunitarie.
"Proprio in queste ore - prosegue Ronchi - l'Associazione
rifugiati politici iraniani residenti in Italia esprime la forte
preoccupazione per la sorte di tutte quelle persone, in
maggioranza ragazzi e ragazze, che hanno deciso di sfidare il
potere per proseguire nel difficile cammino verso la libertà a la
democrazia in Iran. Il presidente dei rifugiati in Italia, Karimi
Davood, chiede azioni concrete di condanna della comunità
internazionale in sostegno della popolazione iraniana. Lo stesso
grido lanciato nei giorni scorsi da Shahrzad Sholeh, presidente
delle Donne Democratiche Iraniane in Italia, che io stesso ho
incontrato e alla quale ho promesso il mio impegno in sede
europea per non far calare il sipario su una situazione più
drammatica di quanto sia possibile immaginare".
"La nostra posizione è chiara - conclude Ronchi - L'Europa e
l'Occidente devono stare vicino ai cittadini iraniani che lottano
per la libertà e la democrazia e hanno il coraggio di sfidare la
repressione. Non si può, in nome degli interessi economici,
voltare la faccia di fronte alla violazione dei diritti umani. Le
voci isolate corrono sempre il rischio di non essere ascoltate.
Per questo è arrivato il momento che l'Unione Europea assuma una
presa di posizione chiara di condanna e inizi a fornire risposte
concrete a livello diplomatico. E' necessaria un'unità di intenti
fortissima, per uscire dalle intenzioni e scendere sul piano
delle azioni concrete".