giovedì 9 luglio 2009

IL MINISTRO RONCHI E LA SOLIDARIETA' CON IL POPOLO IRANIANO





A nome di Neda e dei suoi occhi che guardavano le vive coscienze del mondo chiedendo la loro attenzione verso tutto ciò che avviene nell'Iran, devo ringraziare il nostro ministro Ronchi per la sua sensibilità umana e politica dimostratasi in occasione della grande rivolta del popolo iraniano. Finchè ci sono queste vive coscienze, a prescindere dal colore politico, noi ribadiamo a gran voce che il popolo iraniano chiede solamente e solamente la solidarietà e la vicinanza con la causa della libertà e della democrazia in Iran. Ammiro la disponibilità del ministro Ronchi e chiedo a tutti i politici italiani di prenderne esempio e seguirne le orme. Il popolo iraniano e Neda sono orgogliosi di questi uomini che superano il muro dell'omertà e del realpolitik e si precipitano a soccorrere le loro sorelle e i loro fratelli.
Grazie caro ministro Ronchi.
Karimi Davood, presidente dell'associazione rifugiati politici iraniani residenti in Italia
Apc-Iran/ Ronchi: L'Unione Europea esca dal limbo

Non si volti la faccia davanti a violenze per interessi economici

Roma, 7 lug. (Apcom) - "Le immagini trasmesse dai telegiornali o

viste via Internet ci permettono di partecipare quasi in tempo

reale al dramma che sta vivendo il popolo iraniano. Immagini che

ci presentano il volto crudele di un regime che, di fronte a una

richiesta di verifica dei risultati elettorali, risponde con una

repressione di sconvolgente violenza". E' quanto scrive oggi il

Ministro per le Politiche Europee, Andrea Ronchi, nell'editoriale

pubblicato sul sito del Dipartimento Politiche Comunitarie.

"Proprio in queste ore - prosegue Ronchi - l'Associazione

rifugiati politici iraniani residenti in Italia esprime la forte

preoccupazione per la sorte di tutte quelle persone, in

maggioranza ragazzi e ragazze, che hanno deciso di sfidare il

potere per proseguire nel difficile cammino verso la libertà a la

democrazia in Iran. Il presidente dei rifugiati in Italia, Karimi

Davood, chiede azioni concrete di condanna della comunità

internazionale in sostegno della popolazione iraniana. Lo stesso

grido lanciato nei giorni scorsi da Shahrzad Sholeh, presidente

delle Donne Democratiche Iraniane in Italia, che io stesso ho

incontrato e alla quale ho promesso il mio impegno in sede

europea per non far calare il sipario su una situazione più

drammatica di quanto sia possibile immaginare".

"La nostra posizione è chiara - conclude Ronchi - L'Europa e

l'Occidente devono stare vicino ai cittadini iraniani che lottano

per la libertà e la democrazia e hanno il coraggio di sfidare la

repressione. Non si può, in nome degli interessi economici,

voltare la faccia di fronte alla violazione dei diritti umani. Le

voci isolate corrono sempre il rischio di non essere ascoltate.

Per questo è arrivato il momento che l'Unione Europea assuma una

presa di posizione chiara di condanna e inizi a fornire risposte

concrete a livello diplomatico. E' necessaria un'unità di intenti

fortissima, per uscire dalle intenzioni e scendere sul piano

delle azioni concrete".

 
AID : AGENZIA IRAN DEMOCRATICO