ULTIME NOTIZIE DAL CAMPO DI ASHRAF, 11 MORTI, 350 FERITI, 40 DISPERSI
Le foto dei caduti del campo di Ashraf
Secondo le ultime notizie arrivate dal campo di Ashraf il numero dei caduti della feroce attacco delle forze irachene dirette da Khamenei e dal premier iracheno Nuri al Maleki, e' salito a 11. Il bilancio totale e' pari a `11 morti, 350 feriti e 40 dispersi. Le forze irachene hanno sparato sul serbatoio dell'acqua della base. I feriti sono abbandonati senza soccorso e viene impedito l'ingresso dei medici e dei soccoritori. Perfino e' stato vietato la sepoltura dei caduti nel cimitero della base. La temperatura e' salita a quasi 50 gradi e la presenza dei cadaveri in una situazione del genere e' assai grave e comporterà seri problemi per la salute delle persone ferite e non.
La comunita' dei rifugiati politici iraniani presente sul territorio italiano condanna fermamente il comportamento disumano del governo di Almaliki che ha agito dietro l'ordine diretto del capo supremo del regime dei mullah e chiede la solidarieta' della comunita' internazionale e l'invio da parte dell'Onu di una commissione di indagine nel campo di Ashraf e la denuncia dei responsabili di questo gravissimo atto compiuto contro delle persone disarmate e inermi.
Chiediamo inoltre al governo del presidente Barak Obama di rispettare i patti firmati dall'allora governo di Bush con i responsabili del campo di Ashraf e di riprendere nuovamente la vigilanza del campo stesso istituendo una commissione di indagine per verificare la responsabilità di coloro che hanno agito in modo cosi disumano.
Chiediamo anche al governo italiano di intervenire presso le autorità americane e irachene prendendo una dura posizione contro quello che è avvenuto alla luce del sole e di fronte agli occhi sbalorditi di tutto il mondo. Secondo le informazioni della resistenza iraniana, anche le forze spieciali del regime dei mullah tra cui elementi della Sepah Ghods facevano parte degli assalitori alla base di Ashraf.
L'Associazione rifugiati politici iraniani residenti in Italia lancia un allarme contro il rischio di un genocidio ai danni di tuatta la umanità anche perchè i residenti del campo di Ashraf sono gli unici ostacoli posti sulla strada del fondamentalismo che mira a costruire la bomba atomica e costruire un regno islamico di matrice klhomeiniwsta in tutto il medioriente. Il campo di Ashraf fino ad oggi ha servito l'intera umanità come una diga frenatoria di fronte all'avvanzarsi del fondamentalismo islamico iraniano in Iraq e in medioriente. Se dovesse cadere questo grande e unico serbatoio umano di resistenza, validissimo nella lotta al fondamentalismo, il mondo cadrebbe in un grave rischio di trovarsi all'improvviso di fronte ad un mostro con mille tentacoli e insidie. Gli avvenimenti dolorosi accaduti contro i soldati italiani e stranieri in Iraq e in Afghanistan è un piccolissimo assaggio della pericolostà del veleno di questo mostro fanatico e islamico.
Karimi Davood, presidente dell'associazione rifugiati politici iraniani residenti in Italia